rotate-mobile
Attualità / Lissone

I cittadini non si arrendono: un'assemblea pubblica per dire no a Pedemontana

Ad organizzarla il Comitato per la difesa del territorio

Un’assemblea pubblica per ribadire il no alla realizzazione Pedemontana. L’ha organizzata il Comitato per la difesa del territorio, che da sempre si batte contro la realizzazione della grande infrastruttura.

L’appuntamento è per il 16 febbraio a Lissone, alle 21, al centro civico di Santa Margherita (in via San Domenico Savio). La tratta su Lissone avrà un forte impatto:  “Lissone vive già il problema della cementificazione e della mancanza di aree verdi – aveva spiegato mesi fa a MonzaToday Marco Donadel,componente del direttivo -. Verrebbe intaccata una delle poche aree verdi rimaste. Santa Margherita verrebbe così stretta tra la Statale 36 e Pedemontana, con un grave inquinamento acustico e dell’aria. La viabilità diventerebbe ancora più pericolosa. Diventerebbe difficile anche spostarsi in bicicletta pedalando accanto ai camion che sfrecciano. La frazione verrà tagliata e per andare a Lissone o comunque uscire da Santa Margherita servirebbe l’auto. Un bel problema, soprattutto per gli anziani”. A ciò si unisce anche la paura per gli scavi. “Inutile nascondersi, il problema diossina esiste - aggiunge -. La terra verrà smossa e logicamente la diossina si muove nell’area: non resta ferma come qualcuno ci vuol far credere entro certi limiti. Verrà anche trasportata sui camion che attraverseranno il territorio. Perché dobbiamo rischiare tutto questo per un’autostrada che non serve? Un’autostrada i cui costi di percorrenza, abbiamo già visto, sono elevati e quindi poco appetibile per gli automobilisti”.

Una battaglia che non si ferma, anche all’indomani dell’annuncio da parte dei vertici di Pedemontana dell’avvio dei cantieri per la bonifica dagli ordigni bellici prima, e poi dalla diossina. “Il Comitato per la Difesa del Territorio raddoppia il suo impegno e le sue iniziative. Nell'ultimo anno abbiamo imparato ch Pedemontana è parte di un tema molto più grande: il consumo di suolo – si legge sul post sulla pagina Facebook del Comitato - Sappiamo che a Lissone, con o senza Pedemontana, il consumo di suolo è esteso al 71% del nostro territorio. Siamo il terzo Comune più cementificato d'Italia (dati ISPRA). Sappiamo che stoppare il consumo di suolo significa difendere gli ultimi spazi verdi rimasti nella nostra città, significa fermare l'aumento delle temperature in quest'epoca di cambiamento climatico, significa darsi cone obiettivo il risanamento dell'aria che respiriamo, in uno dei territori, la Brianza, più inquinato d'Europa.  Il 16 febbraio presenteremo e discuteremo iniziative per promuovere anche a Lissone lo stop al consumo di suolo”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I cittadini non si arrendono: un'assemblea pubblica per dire no a Pedemontana

MonzaToday è in caricamento