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La protesta

"I cittadini vogliono respirare": continua la protesta a suon di cartelli

I cittadini ribadiscono il loro no alla realizzazione di Pedemontana

La protesta non si ferma. I cittadini continuano a dire no a Pedemontana. Dopo le manifestazioni in piazza, gli incontri, le raccolte firme adesso arrivano anche gli striscioni. Con messaggi ben chiari e diretti: “Vogliamo respirare, no Pedemontana”, “Pedemontana foeu di ball, go home”, “No, no, no Pedemontana no”. 

Cartelli apparsi nella notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio a Desio e a Cesano Maderno. I cittadini è da anni che ribadiscono il loro no a quella maxi autostrada che avrà un forte impatto ambientale su un territorio già ampiamente cementificato. Il caso eclatante sarà quello di Lissone, uno dei comuni più cementificati d’Italia che con la realizzazione di Pedemontana rischia di non avere più spazio verde. "Oltre 70% di suolo già occupato che potrebbe raggiungere il massimo se verrà realizzata anche Pedemontana": così aveva spiegato Paolo Pileri, professore di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano e componente del Comitato scientifico del rapporto Ispra sul consumo di suolo che lo scorso novembre aveva tenuto un incontro molto partecipato a Lissone. Un’autostrada che, peraltro, i cittadini temono possa trasformarsi una cattedrale nel deserto per i costi di pedaggio. Oltre alla grande paura per la movimentazione (che i vertici di Pedemontana hanno assicurato avverrà in sicurezza) dei terreni contaminati dalla diossina del disastro dell'Icmesa del 10 luglio 1976. 

Nel frattempo a Desio – uno dei comuni dove appunto sono apparsi gli striscioni – nei giorni scorsi sono iniziati gli scavi per i sondaggi del terreno di Pedemontana. Come anticipato da MonzaToday, i mezzi di cantiere sono già al lavoro in alune zone della Brianza. E tra le aree dove le trivelle stanno già effettuando dei campionamenti e dei saggi sui terreni che saranno coinvolti dal tracciato delle nuove tratte dell'autostrada c'è anche il comune di Desio.
A informare i concittadini su quanto sta accadendo in questi giorni in città è stato il sindaco Simone Gargiulo che ha precisato che le operazioni in corso notate da diversi concittadini con la presenza di trivelle in via Dalla Chiesa, all’altezza della torre piezometrica dell’acquedotto gestito da BrianzAcque, riguardano proprio gli interventi preliminari per il cantiere dell'autostrada. "Stanno effettuando i saggi del terreno su incarico di Pedemontana, per valutare il fenomeno degli “occhi pollini” un fenomeno geologico molto presente nel territorio brianzolo" ha precisato il primo cittadino di Desio. 

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