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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Bimbi senza più scuolabus: il comune brianzolo dove si va a scuola a piedi o col car pooling

Il progetto, voluto dall'amministrazione comunale, è stato pensato per contenere i costi e ovviare al problema del traffico. Ma l'opposizione non ci sta

L'idea era quella di eliminare il pullmino giallo perché costava troppo e non risolveva i problemi di congestionamento di traffico davanti alle scuole.

Così a Cogliate la giunta a trazione leghista guidata dal sindaco Andrea Basilico ha scelto di puntare tutto su un diverso sistema per il trasporto dei bambini a scuola. Ovvero sull'auto condivisa, il cosiddetto car pooling, e sul pedibus. Parcheggiato in deposito il vecchio scuolabus, i bambini del comune raggiungono infatti la scuola su auto private, il cui uso è condiviso in maniera organizzata fra i vari gruppi di genitori che di volta in volta si rendono disponibili. Diversamente, altri si organizzano invece per andare a piedi. Una scelta che nell'ottica della giunta serve appunto a implementare la mobilità sostenibile, riducendo il numero delle auto in circolazione sulle strade, e fa risparmiare parecchi soldi su un servizio che, sempre a detta degli amministratori, non era nemmeno poi più di tanto efficiente. "Il sistema è in essere fin dal 2021 ed è lo stesso che già è utilizzato in molte altre città - ha spiegato dall'assessore all'Istruzione Gloria Gaia Basilico - Grazie all'accordo con un'agenzia esterna specializzata (Innova21) siamo riusciti attraverso degli appositi questionari a raccogliere le necessità delle famiglie in tal senso. Riuscendo man mano a perfezionare l'organizzazione degli spostamenti, dei percorsi e dei turni. L'azienda ha infatti messo  in contatto le famiglie di una stessa zona e con esigenze d’orario e percorsi casa - scuola simili. E oggi la condivisione di una sola auto, guidata dal genitore volontario, non  crea praticamente nessun problema. Anche perché i gruppi dei genitori sono via via diventati sempre più autosufficienti".

Soldi risparmiati e meno CO2

Una doppia vittoria per l'assessore: "Il vecchio servizio pesava per quasi 80 mila euro sulle casse dell'amministrazione comunale, e nemmeno risolveva il problema delle uscite anticipate dei bambini da scuola rispetto alle corse previste. Oggi la spesa si attesta intorno ai 15 mila euro, comprensivi del compenso dato alla società esterna e dei bonus dati dal comune alle famiglie, ovvero i buoni benzina e i pass per il parcheggio. Di più: l'anno prossimo, vista l'autonomia raggiunta dalle famiglie, che crediamo potrà pure portare alla conclusione dell'ingaggio, il compenso dovuto all'agenzia supererà di poco i 9 mila euro. A ciò va aggiunto un risparmio di emissione oltre due tonnellate di CO2 nell'aria grazie al minor traffico sulle strade della città,  così come attestano i dati (forniti dalla Innova21 ndr)".

Famiglie messe in difficoltà, specie quelle in periferia

Ma se la giunta conferma la bontà del suo operato, meno esultanti appaiono però gli esponenti della minoranza. In  particolare la lista civica di opposizione "Progetto in Comune", che è tornata ad attaccare l’amministrazione comunale per quella che valuta una "mancanza di servizi adeguati per i cittadini". 

“Car pooling e pedibus sono due servizi rispetto ai quali l'amministrazione comunale parla di sostenibilità, ambiente, condivisione, collaborazione ma che, per come sono stati ideati, diventano irrealizzabili e creano un disagio importante - ha spiegato il consigliere comunale Ivan Basilico - Le famiglie infatti sono state lasciate senza alternativa  perché non tutti possono permettersi di accompagnare i figli a piedi o farli andare a piedi, perché c’è chi deve uscire presto la mattina e non può lasciare i figli a casa da soli, o chi abita lontano dalla scuola, o ancora chi non ha la possibilità di mettersi a disposizione come conducente di un equipaggio di car pooling. E di fronte a ciò, c'è chi ha dovuto organizzarsi in autonomia chiedendo favori a parenti o conoscenti, spesso con un esborso economico. Specie le famiglie residenti in zone periferiche, molto distanti dalle scuole"

"Introdurre nuove modalità per spostarsi e ridurre gli impatti sono temi indubbiamente importanti  - ha poi concluso il consigliere - ma non si può mai dimenticare il dovere di un’amministrazione di garantire servizi utili e necessari, come quello del trasporto scolastico. Il trasporto scolastico è un servizio che a Cogliate è stato garantito a tutti per più di 40 anni. La giunta lo ha eliminato con troppa facilità, proponendo una soluzione raffazzonata e che non riesce a fornire a tutti una risposta adeguata e soddisfacente".

Ma l'assessore Basilico non ha dubbi: "Abbiamo corrisposto ai bisogni di tutte le famiglie, tant'è che a oggi non risultano richieste inevase. A una settimana dall'apertura delle scuole abbiamo rivisto l'intera programmazione degli spostamenti, apportando alcune correzioni per rispondere alle ultime necessità pervenuteci dalle famiglie. Anche per le zone di periferia nessun bambino è rimasto a piedi: a organizzarsi in equipaggi saranno infatti i volontari della protezione civile insieme ad un altro gruppo di volontari".

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