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la replica dei comitati

"La nostra battaglia prosegue": il Coordinamento no Pedemontana non si ferma

Dopo la presentazione ufficiale in Villa Antona Traversi delle tratte B2 e C della Pedemontana il Coordinamento no Pedemonatana replica ai discorsi e agli annunci

Il Coordinamento no Pedemontana non ha tardato a far sentire la sua voce. Ma soprattutto a ribadire il netto no alla realizzazione della grande infrastruttura. Dopo la conferenza stampa di questa mattina a Meda, in via Antona Traversi, durante la quale sono state presentate le tratte B2  e C, ma non è ancora stata ufficializzata la data di avvio del cantiere, il Coordinamento no Pedemontana ha ribadito la sua posizione: un no netto a un’autostrada che da sempre il Coordinamento definisce inutile e gravemente impattante con il territorio. 

"Non ci impressionate"

“Se volevano impressionare qualcuno non ci sono riusciti. La nostra battaglia prosegue - si legge nella nota ufficiale diffusa dal Coordinamento -. In una Villa Antona Traversi trasformata in fortezza, blindata dalle forze dell'ordine fascia oraria mattina di un giorno feriale, con accesso solo ad inviti, e i cui dettagli sono circolati solo la sera prima, si è svolta la presentazione delle nuove tratte di Pedemontana”.  Un evento al quale erano presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il presidente di APL Luigi Roth, e il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega al CIPESS Alessandro Morelli, l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, insieme all’amministratore delegato di Cal Gianantonio Arnoldi e all’ad di Webuild Pietro Salini.

"Il solito spot"

“Un po’ evento mondano, un po’ spot pubblicitario, un po’ rito magico propiziatorio della pioggia (di milioni) è stato un profluvio di sostenibile, smart Road, green, connettività e tutta la sfilza di termini tanto alla moda quanto vuoti, con cui imbellettare un progetto vecchio con un’idea superata di mobilità fondata  sul mezzo privato su gomma e senza alcuna considerazione per il territorio e i cittadini - riferisce il Coordinamento no Pedemontana -. Nessuna considerazione per le gravi conseguenze sul consumo di suolo, sulla qualità dell'ambiente e la salute nelle aree urbanizzate che attraverserà. Naturalmente non una parola sul finanziamento ancora oggi traballante dato che  è ancora da vedere se la Bei confermerà la propria parte (visto che il progetto nella tratta D non è quello presentato a suo tempo alla Bei) per il quale comunque ancora non 'è pervenuto un centesimo”. 
Un punto molto delicato sul quale nei giorni scorsi era intervenuto anche Sabato Fusco, direttore di Pedemontana aveva riferito che era normale che la Banca europea degli investimenti non aveva ancora erogato fondi “fino a quando non verrà approvato il progetto esecutivo e poi l’avvio della realizzazione. Peraltro in merito proprio al progetto della Tratta D Breve ricordo che la Bei è stata e viene tenuta costantemente aggiornata in merito a tutti i nostri passi e azioni. La banca chiede la certezza che gli investimenti siano sostenibili. Noi abbiamo sempre informato e aggiornato la Banca Europea degli Investimenti circa le varie modifiche e la Variante della Tratta D Breve è un’operazione di razionalizzazione necessaria per garantire l’equilibrio al piano finanziario”.

"Ma la data inizi lavori non c'è"

Ma il Coordinamento no Pedemontana non si arrende. Da mesi sta portando avanti battaglie, organizzando incontro anche con esperti, promosso manifestazioni e sensibilizzato la popolazione su come il progetto impatterà sul territorio.  “Quella di questa mattina è stata una kermesse con la quale ostentare sicurezza come da mesi fa Pedemontana negli incontri/spot in vari territori spesso accompagnati dalle contestazioni che oggi evidentemente si volevano evitare. Però...apprendiamo dai mezzi di informazione, una data certa per l'avvio dei lavori non c'è”. 

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