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Coronavirus, a Monza e Brianza tra febbraio e marzo mortalità aumentata del 96%

Tra il 20 febbraio e il 31 marzo 2020 sono stati 1.528 i decessi registrati sul territorio di Monza e Brianza, 359 le vittime Covid

Sono 1.528 i decessi registrati in provincia di Monza e Brianza tra il 20 febbraio e il 31 marzo 2020, in media in questo stesso periodo dell'anno tra il 2015 e il 2019, morivano - per cause diverse - 868 persone. Un tasso di mortalità che adesso risulta aumentato del 96%. 

I dati sono contenuti all'interno del rapporto Istat "Impatto dell'epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente primo trimestre 2020"redatto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Il numero dei decessi causati dall'epidemia di Covid-19 a Monza e Brianza tra il 20 febbraio - data che coincide con la segnalazione del primo caso di contagio in Lombardia - al 31 marzo 2020 è pari a 359 vittime, quasi il quadruplo però il numero dei decessi complessivi.

"Il dato dei morti riportati alla Sorveglianza integrata Covid-19 fornisce solo una misura parziale di questi effetti, essendo riferito ai soli casi di deceduti dopo una diagnosi microbiologica di positività al virus. Si tratta, pertanto, di un indicatore influenzato non solo dalle modalità di classificazione delle cause di morte, ma anche dalla presenza di un test di positività al virus" si legge nel rapporto. "Una misura più universale dell’impatto dell’epidemia sulla mortalità della popolazione è data dall’eccesso dei decessi, per il complesso delle cause, risultanti dal confronto, a parità di periodo, del dato del 2020 con la media dei decessi del quinquennio precedente (2015-2019). In tal modo si assume implicitamente che la diffusione dell’epidemia produca un aumento dei decessi anche non direttamente riferibili alla sorveglianza Covid-19, ovvero al numero di casi positivi deceduti". Secondo l'Istat dunque il tasso di mortalità nei mesi di picco dell'epidemia a Monza e Brianza è aumentato del 96%.

L'analisi suddivide il territorio nazione in tre diverse Italie Covid, a seconda dell'incidenza dell'epidemia. A livello nazionale si registra un aumento pari al 91% dell'eccesso di mortalità riscontrato nel mese di marzo 2020 e il dato si concentra nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia: 3.271 comuni, 37 province del Nord più Pesaro e Urbino. Nell’insieme di queste province, i decessi per il complesso delle cause sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo. Se si considera il periodo dal 20 febbraio al 31 marzo, i decessi sono passati da 26.218 a 49.351 (+ 23.133 ).

"Le province più colpite dall’epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel mese di marzo 2020, rispetto al marzo 2015-2019, a tre cifre" si legge nel rapporto. Questi i dati relativi all'incremento dei decessi cuasati dal Covid-19:  Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%).   

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