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Coronavirus, lunga coda in A4: scattano i controlli della polizia per chi si sposta

Nel pomeriggio di mercoledì una lunga colonna di veicoli si è formata all'altezza dello svincolo della Teem a ridosso dell'area di servizio Brianza in direzione Bergamo. La polizia stradale: "In corso controlli"

Un'infinita colonna di camion e auto lungo l'autostrada A4 all'altezza di Agrate Brianza. Nella giornata di mercoledì lungo l'arteria sono scattati i controlli della polizia stradale nell'ambito del dispositivo attivato nell'ambito del decreto legato al contenimento dell'emergenza Covid-19 per il rispetto delle normative che vincolano gli spostamenti sul territorio. Nel pomeriggio chi viaggiava lungo l'A4 tra Milano e Bergamo, Brianza compresa, si è ritrovato imbottigliato nel traffico causato proprio dai controlli in atto. 

Gli agenti, stando alle prime informazioni, avrebbero deviato il traffico verso un'area di servizio altezza Cavenago e Cambiago, per verificare che gli automobilisti stessero rispettando le disposizioni messe in campo per contrastare il propagarsi dei contagi del coronavirus. Il controllo non riguarda i camion che però, inevitabilmente, restano 'incastrati' nel traffico in direzione Venezia.

Coda controlli autostrada A4 in Brianza

La coda, stando a quanto riporta Autostrade per l'Italia, è in aumento. Mentre non è ancora noto per quanto andrà avanti quello che si può definire a tutti gli effetti un posto di blocco in autostrada.  La polizia stradale di Milano ha confermato i controlli in atto. La prima fase era cominciata martedì, a Melegnano. Anche in quel caso sono stati fermati tutti i mezzi 'leggeri' (quindi le auto) che viaggiavano da Milano in direzione Bologna, mentre i mezzi pesanti venivano lasciati passare. Per coloro che non rispettano il provvedimento scatta automatica la sanzione prevista dai decreti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Coronavirus, il nuovo decreto del Governo

Il nuovo decreto legge riordina la disciplina dei provvedimenti adottati in fase emergenziale.

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  • sono previste multe più salate, da 400 a 3mila euro in sostituzione dell'ammenda di 206 euro prevista finora per i trasgressori del divieto agli spostamenti;
  • non è previsto il fermo amministrativo dei veicoli nel caso di violazione delle regole;
  • i presidenti delle Regioni potranno adottare misure più restrittive;
  • già da ieri è già stato deliberato il via libera all'uso di droni per i controlli delle forze dell'ordine
  • Nei casi di mancato rispetto delle misure previste per pubblici esercizi o attività produttive o commerciali, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima.
  • La violazione intenzionale del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte a quarantena perché risultate positive al virus è punita con la pena di cui all'articolo 452, primo comma, n. 2, del codice penale (reclusione da uno a cinque anni).

Coronavirus, le misure stabilite dal decreto

Tra le misure adottabili stabilite dal nuovo decreto - che ha "unificato" tutti gli altri - rientrano:

  • la limitazione della circolazione delle persone, il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione per i soggetti in quarantena perché contagiati e la quarantena precauzionale per le persone che hanno avuto contatti stretti con soggetti contagiati;
  • la sospensione dell’attività, la limitazione dell’ingresso o la chiusura di strutture e spazi aperti al pubblico quali luoghi destinati al culto, musei, cinema, teatri, palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, impianti sportivi, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, parchi, aree gioco, strade urbane;
  • la limitazione, la sospensione o il divieto di svolgere attività ludiche, ricreative, sportive e motorie all’aperto o in luoghi aperti al pubblico, riunioni, assembramenti, congressi, manifestazioni, iniziative o eventi di qualsiasi natura;
  • la sospensione delle cerimonie civili e religiose e la limitazione o la sospensione di eventi e competizioni sportive, anche se privati, nonché di disciplinare le modalità di svolgimento degli allenamenti sportivi all’interno degli stessi luoghi;
  • la possibilità di disporre o di affidare alle competenti autorità statali e regionali la riduzione, la sospensione o la soppressione dei servizi di trasporto di persone e di merci o del trasporto pubblico locale;
  • la sospensione o la chiusura dei servizi educativi per l’infanzia, delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni di formazione superiore;
  • la limitazione o la sospensione delle attività delle amministrazioni pubbliche, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • la limitazione, la sospensione o la chiusura delle attività di somministrazione o consumo sul posto di bevande e alimenti, delle fiere, dei mercati e delle attività di vendita al dettaglio, garantendo in ogni caso un’adeguata reperibilità dei generi alimentari e di prima necessità da espletare con modalità idonee ad evitare assembramenti di persone;
  • la limitazione o la sospensione di ogni altra attività d’impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo;
  • la possibilità di applicare la modalità di lavoro agile a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in deroga alla disciplina vigente;
  • l’obbligo che le attività consentite si svolgano previa assunzione di misure idonee a evitare assembramenti di persone, di garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e, per i servizi di pubblica necessità, laddove non sia possibile rispettare tale distanza interpersonale, previsione di protocolli di sicurezza anti-contagio, con adozione di strumenti di protezione individuale.

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