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Coronavirus

Il "cuore grande di Monza", oltre 90mila "mascherine" da donare confezionate dai volontari

Dallo scorso 12 marzo i volontari dell’associazione di Protezione Civile Monza Soccorso non si sono mai fermati: confezionano ogni giorno 4.500 protezioni per il volto da donare a enti e forze dell'ordine

Da quando si sono messi al lavoro, lo scorso 12 marzo, hanno prodotto oltre 90 mila mascherine. I volontari dell’associazione di Protezione Civile Monza Soccorso, nell’emergenza sanitaria esplosa per la diffusione del Coronavirus, hanno deciso di rispondere così alla prioritaria necessità da parte dell’intera comunità di avere protezioni per il volto, con un occhio di riguardo alle forze dell’ordine.

“Questo progetto dimostra la forza del nostro territorio che, di fronte a una situazione drammatica, grazie a decine di volontari, si è subito rimboccato le maniche e ha iniziato a produrre autonomamente mascherine per le forze dell’ordine e per gli operatori socio – sanitari. Donne e uomini che, ogni giorno, sono in trincea e senza i quali non potremmo affrontare l’emergenza, come stiamo cercando di fare - spiegano il vicesindaco Simone Villa e l’Assessore Federico Arena, che martedì si sono recati nel laboratorio di Vedano dove “Monza Soccorso” produce le protezioni viso per ringraziare tutti i volontari. Li abbiamo simbolicamente abbracciati uno a uno per l’enorme lavoro che stanno facendo, sottraendo del tempo prezioso alle loro famiglie. Nei momenti più difficili il cuore di Monza batte ancora più forte”.

Coronavirus, Monza Soccorso confeziona e dona migliaia di mascherine

I volontari sono 25 che lavorano tutti giorni su due turni dalle 8.30 alle 18, producendo circa 4.500 mascherine in tessuto non tessuto al giorno. L’obiettivo è arrivare a 150 mila pezzi. L’attività di produzione si svolge presso il laboratorio della Fondazione «Adele Bonolis As.Fra. Onlus» di Vedano al Lambro, una struttura che si occupa della cura dei pazienti con disagio psichico e che, a causa dell’emergenza Coronavirus, è chiusa. Proprio alcuni dei pazienti della Fondazione sono al lavoro, insieme ai volontari, per la realizzazione delle protezioni. In questo progetto sono coinvolte altre associazioni di Protezione Civile della Provincia di Monza e Brianza e Comitati di Croce Rossa Italiana della Provincia di Monza e Brianza, Milano e Voghera. L’iniziativa è coordinata da Luca Villa, responsabile operativo di Avpc «Monza Soccorso», da Pippo Galli, presidente del Nucleo Protezione Civile Campo Volo Cogliate e vicepresidente del CCV-MB Centro coordinamento volontari di Monza e Brianza e da Silvia Tarondo di CRI.

I dispositivi di protezione sono destinati principalmente al personale delle Forze dell’Ordine e agli operatori socio sanitari: Battaglione Carabinieri di Milano, Guardia di Finanza di Monza, Questura di Monza, Comando Provinciale Vigili del Fuoco Monza, Casa Circondariale di Monza, Polizia scientifica di Milano, Comandi Polizia Locale, associazioni e gruppi comunali di Protezione Civile, Comitati della CRI, RSA delle Provincie di Milano – Como – Monza e Brianza, Associazioni di Soccorso appartenenti a ANPAS e FVS e farmacie.

Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione di diverse aziende italiane, che hanno supportato gratuitamente l’iniziativa: «Cartline» di Treviso (pezze di tessuto per protezioni volto), «MAB» di Concorezzo (elastici), «Rifra Nastri» di Concorezzo (elastici), «Zenith Balma & Capoduri» di Voghera (pinzatrici e punti metallici), «Loma Cartoleria» di Monza (punti metallici), «FCC» di Monza (pinzatrici e punti metallici) e «Balmar2000» di Giussano (sacchetti per confezionamento).

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