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Coronavirus

"Lavorare sicuri", un protocollo con misure anti-covid per le aziende della Brianza

“Al primo posto noi mettiamo le persone e la salute dei lavoratori" hanno dichiarato Pietro Occhiuto, Segretario Generale della Fiom Cgil Brianza e Adriana Geppert responsabile delle politiche sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro

"Lavorare sicuri, si può. Lavorare sicuri si deve". Questo il monito che arriva dalla Fiom Cgil Monza e Brianza per programmare una ripartenza per le attività del territorio che tenga conto della sicurezza e della salute dei dipendenti nei luoghi di lavoro. Obiettivi che l'organizzazione sindacale ha cercato di raggiungere con la redazione di un docuemento con le linee guida per la stipula di un protocollo aziendale anti contagio.

“Con le produzioni non essenziali pressoché ferme dobbiamo utilizzare il tempo che ci separa alla fine del lockdown ed alla riapertura di tutte le attività per preparare le aziende ad essere più sicure. La salute dei lavoratori deve essere una priorità per tutti anche per gli imprenditori ed è un obiettivo che possiamo raggiungere seil futuro lo concordiamo insieme” ha detto Pietro Occhiuto, Segretario Generale della Fiom Cgil Brianza.

Il documento verrà consegnato ai delegati sindacali e ai rappresentanti per la sicurezza. “Al primo posto noi mettiamo le persone e la salute dei lavoratori – spiegano Occhiuto e Adriana Geppert responsabile delle politiche sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro della stessa Fiom Brianza – affinchè nelle aziende si apra un confronto per rendere più salubri i luoghi di lavoro”. 

Tra le ipotesi di intervento previste dal protocollo ci sono la valutazione di "misure necessarie a limitare la compresenza di lavoratori" tra cui la sospensione delle attività dei reparti aziendali non indispensabili, l'abilitazione dello smart working e ancora turnazioni e riduzioni di orario. "Per gli accessi dell’unità produttiva devono essere adottati meccanismi atti ad evitare code e assembramenti in ingresso (anche in relazione alla necessità di rilevazione della temperatura corporea) e in uscita dal turno di lavoro" si legge nel documento. 

Precise indicazioni anche per le procedure e le modalità del controllo della temperatura corporea, al personale in fase di accesso all'azienda, con particolare attenzione relativamente alla disciplina della privacy ed anche alle disposizioni in materia di salute e sicurezza.

Fondamentali anche le direttive relative alla pulizia, sanificazione e igienizzazione dei locali e relative alla fornitura di dispositivi di protezione individuale. "A ciascun lavoratore dovranno essere consegnate le mascherine e altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, cuffie, camici..)". E ancora "il datore di lavoro è chiamato a mantenere in efficienza i DPI, assicurandone le condizioni di igiene, mentre è obbligo del lavoratore utilizzare in modo appropriato i DPI messi a sua disposizione". 


 

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