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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, a Monza contagi a quota 633: per il weekeend di Pasqua controlli coi droni

L'ultimo bilancio ufficiale sull'emergenza e gli aggiornamenti di venerdì 8 aprile

Da 48 a 91 nuovi positivi in un giorno. Tornano a salire i contagi a Monza e Brianza dopo i dati confortanti che per alcuni giorni hanno mostrato cifre diverse, quasi dimezzate. L'ultimo bollettino diffuso giovedì sera da Regione Lombardia ha evidenziato un incremento di 91 unità per i contagi relativi al territorio della provincia brianzola con un totale di 3.355 casi. 

A livello regionale l'aumento dei positivi giornaliero è stato di 1.388, anche questo lievemente superiore rispetto al trend dei contagi dei giorni scorsi e il dato più alto da domenica 5 aprile. Da Palazzo Lombardia hanno spiegato l'incremento, sostenendo che sono stati processati più tamponi (9396 nella giornata di giovedì, 9226 mercoledì). 

Sono saliti a 54.802 i casi totali registrati in Lombardia. Le persone ricoverate negli ospedali lombardi sono 13032 e 1.236 di questi si trovano in terapia intensiva (21 in meno rispetto a mercoledì).I decessi, invece, hanno sfondato quota 10mila (10.022) e in sole 24 ore il virus ha ucciso 300 nuove persone.

A Monza 633 casi: "A Pasqua controlli coi droni"

A Monza il coronavirus ha toccato quota 633 contagi. I dati sono stati comunicati nella tarda serata di giovedì dal sindaco di Monza Dario Allevi. "Giornata densa ed interminabile anche oggi: sono arrivati a 633 i contagi a Monza, mentre noi sindaci dei capoluoghi lombardi abbiamo avuto l'occasione, in videoconferenza, di porre direttamente al responsabile della ProtezioneCivile Angelo Borrelli e al Ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia diversi quesiti, tra i quali l'avvio della cosiddetta “fase2” e l'attendibilità scientifica dei test sierologici" ha spiegato il primo cittadino monzese.

Il sindaco Allevi ha anche annunciato l'intensificazione di controlli in città in vista delle festività Pasquali: "Per il prossimo lungo weekend ho chiesto alla nostra Polizia Locale di intensificare i controlli anche avvalendosi dei droni, per i quali in questi giorni abbiamo ottenuto dalla prefettura tutte le autorizzazioni previste". 

Visite a domicilio per Covid, in Brianza oltre 65 al giorno

Sessantacinque visite a domicilio ogni giorno e oltre 455 pazienti o sospetti Covid seguiti dal servizio attivato da Ats Brianza con il percorso di presa in carico di cura domiciliare attivato su disposizione regionale per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata alla pandemia. L’ADI COVID è un profilo di cure domiciliari, gratuito, destinato ai pazienti COVID positivi o a pazienti sintomatici sospetti COVID positivi. Il percorso è dedicato a persone, residenti o domiciliati sul territorio dell’ATS Brianza, che per condizioni clinico assistenziali, collegate ad infezione da virus COVID-19, necessitano di osservazione e assistenza a bassa intensità e si trovino in una situazione di fragilità/non autosufficienza, anche parziale, e richiedono interventi di supervisione e monitoraggio che garantiscano loro il rientro in sicurezza a domicilio, dopo ricovero ospedaliero, o il mantenimento a domicilio. Si attiva attraverso il medico di medicina generale o segnalazione del PS o centrale operativa.

L'epidemia nelle province lombarde

Questi i numeri dell'epidemia nelle  province lombarde nella gioranta di giovedì 9 aprile: Milano 12.479 Bergamo 10.043 (+112), Brescia 10.122 (+213), Como 1.605 (+63), Cremona  4.489 (+67), Lecco 1.805 (+50), Lodi 2.376 (29), Monza e Brianza 3.355 (+91), Mantova 2.277 (61), Pavia 2.889 (+66), Sondrio 654 (+18), Varese 1.491 (+143). per questo piazzaci anche una data

I tamponi ai medici

Entrando nel merito delle richieste dei medici l’assessore ha precisato: “Per quanto riguarda l’esecuzione dei tamponi ai soli pazienti ricoverati, ricordo che nelle fasi iniziali dell’epidemia i tamponi sono stati eseguiti anche ai contatti stretti di casi asintomatici. Successivamente il Ministero della Salute, con circolare del 27 febbraio 2020 ha modificato le linee guida, raccomandando l’effettuazione del test ai soli sintomatici. In ogni caso, è stata sempre tenuta alta l’attenzione sull’isolamento dei soggetti interessati, sia sintomatici, sia contatti stretti di caso”.

“Un’attenzione - continua la missiva - affidata al monitoraggio del medico di medicina Generale, il cui ruolo, fondamentale, abbiamo evidenziato con una nota della direzione Generale Welfare, il 3 marzo”.

Le strage nelle Rsa

Poi, un passaggio sui tanti morti - il caso più eclatante è al Pio Albergo Trivulzio di Milano - nelle residenze per anziani. “Abbiamo sempre prestato l’attenzione - ha sottolineato Gallera - nei confronti dei soggetti anziani e fragili e delle strutture che li ospitano, fornendo precise indicazioni, sulle quali è stata svolta la vigilanza da parte delle Ats, come ad esempio il divieto di ingresso dei parenti".

"Inoltre, sono state sempre prescritte idonee misure di isolamento dei pazienti covid positivi, con l’ovvia ed espressa possibilità, per i soggetti gestori, di adottare ogni provvedimento utile ad arginare il contagio, comunicandolo alla Ats di riferimento”.

“Mi auguro che, d’ora in avanti - ha concluso Gallera - si possa davvero lavorare insieme e che le accuse gratuite lascino il passo ad una collaborazione costruttiva e propositiva, che è quanto ci si attende da chi rappresenta migliaia di medici ai quali va, ancora una volta, il nostro ‘Grazie”.

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