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Coronavirus, a Monza la discesa è lenta: ancora 23 nuovi contagi in un giorno

In città, così come in tutta la Lombardia, si lavora per programmare la ripartenza. "Prudenza e responsabilità" le parole chiave indicate dal sindaco Allevi

La curva del virus è diminuita rispetto alle cifre delle scorse settimane ma il trend dei nuovi contagi nel territorio di Monza e Brianza fatica ad abbassarsi e si attesta sulla cinquantina di nuovi positivi giornalieri. Nella giornata di martedì 21 aprile - secondo l'ultimo bilancio fornito da Regione Lombardia - i nuovi contagi a MB sono stati 54 per un totale di 4.211. Nell'intera regione sono 960 i nuovi positivi con il numero dei contagi accertati in Lombardia che sale dunque a 67.931. Anche il 21 aprile si sono verificati più di duecento decessi. 

Continuano a diminuire invece i ricoveri in Terapia Intensiva, con -50 pazienti ricoverati nei reparti specializzati rispetto al 20 aprile. In diminuzione anche il dato dei pazienti Covid ospedalizzati, in discesa di 333 unità indice che sta diminuendo anche la pressione sui presidi ospedalieri.

Contagi e morti a Monza: la discesa è lenta 

A Monza nella giornata di martedì sono stati individuati 23 nuovi casi, quasi la metà dei nuovi contagi registrati in Brianza (+54). "Oggi i contagi sono saliti ancora, confermando che la discesa è molto lenta, purtroppo" ha spiegato il sindaco Allevi. Il totale dei positivi al Covid-19 nel capoluogo brianzolo ha toccato quindi cifra 858 e nella giornata di martedì il primo cittadino ha comunicato anche il numero dei decessi registrati in città a causa del virus: 95. Di seguito l'infografica con il numero dei contagi nelle province lombarde.

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Test sierologici da fine aprile

A Monza e Brianza i test sierologici prenderanno il via da fine aprile. La data indicata dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera è mercoledì 29 aprile. "Da giovedi' 23 aprile partiremo con i test sierologici nelle aree più colpite dal Coronavirus: Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia. Dal 29 aprile, le analisi saranno estese a tutta la Lombardia". Il test - che si effettua attraverso un prelievo ematico - serve per verificare se un organismo ha sviluppato gli anticorpi e se questi sono neutralizzanti per il virus.

"Per iniziare, effettueremo i test a categorie di cittadini ben definite: i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati dai Medici di Medicina Generale alle ATS; i contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle ATS a seguito dell'indagine epidemiologica già prevista ma senza l'effettuazione del tampone nasofaringeo per ricerca di SARS-CoV-2, anch'essi ancora in quarantena fiduciaria" ha spiegato l'assessore Gallera.

Monza verso la ripartenza: "prudenza e responsabilità"

Non c'è ancora una data certa ma si lavora per essere pronti a ripartire quando sarà il momento. "Anche oggi in comune abbiamo puntato i riflettori sulla possibile e auspicata ripartenza: indipendentemente dalla data che sarà, non è affatto semplice programmare e definire nel dettaglio tempi e modalità, anche perché le incognite sull'evoluzione del virus restano ancora tante. Non ci resta che procedere un passo alla volta, con il massimo della prudenza e responsabilità" ha spiegato il sindaco di Monza nella tarda serata di martedì nel consueto aggiornamento sui social in relazione all'evoluzione dell'emergenza in città. 

Pronti a ripartire anche i cantieri in città

Da lunedì prossimo nel capoluogo brianzolo dovrebbero riprendere i lavori in alcuni cantieri cittadini per la manutenzione delle strade. "Partiremo con il rifacimento di asfalti e marciapiedi nelle vie Canova e Annoni e con la sistemazione dei marciapiedi in via Puglia.
A seguire altri lavori di manutenzione sono in programma per le vie Meda, Fiumelatte, Tiepolo, Correggio e Cederna. Seguiranno gli interventi nelle strade interessate dal teleriscaldamento: vie Caronni, Cantù, Rivolta e Sacconi. Poi sarà la volta della rotonda tra la SS36 e via Monte San Primo" ha illustrato il sindaco Allevi.

Sostegno alle famiglie per mutuo prima casa ed e-learnirg

Regione Lombardia ha stanziato contributi straordinari a sostegno delle famiglie in situazione di temporanea difficoltà a causa dell'epidemia. Il sostegno riguarda un contributo per il mutuo prima casa e un contributo per l'e-learning di sostegno allo studio. A partire dal 4 maggio le famiglie lombarde potranno, tramite l'applicativo bandi on line (www.bandi.servizirl.it), essere assegnatarie degli interventi straordinari stabiliti dalla delibera della Giunta regionale. Nel primo caso si tratta di un contributo straordinario una tantum pari a 500 euro per ogni nucleo familiare con almeno un figlio di eta' minore o uguale a 16 anni. L'agevolazione e' concessa a fondo perduto e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della quietanza di pagamento di una rata del mutuo relativa all'anno 2020. Nel secondo caso l'agevolazione concessa fino a 500 euro a fondo perduto per ogni nucleo familiare con un figlio compreso tra i 6 e i 16 anni e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della fattura o ricevuta fiscale da cui si evinca la tipologia di bene acquistato, avvenuto in data successiva all'ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministro della Salute d'intesa con il presidente della Regione Attilio Fontana che dispone in Lombardia la chiusura dei nidi, dei servizi educativi all'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado.

I destinatari della misura sono i nuclei familiari nei quali almeno uno dei componenti sia residente in Lombardia e, a seguito dell'emergenza Covid-19, si trovi in una delle seguenti condizioni: lavoratore dipendente (con rapporto di lavoro subordinato, parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia), con riduzione della retribuzione lorda mensile pari o superiore al 20%; libero professionista o autonomo con riduzione del proprio fatturato (in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020) superiore al 33% del fatturato dell'ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attivita' a seguito delle disposizioni per il contenimento del Covid-19; morte di un componente del nucleo familiare. E un ISEE minore o uguale a 30.000 euro.

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