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Sanità privata

La salute costa sempre più cara: cresce il numero di chi chiede un prestito per curarsi

Numeri in netta crescita in tutta la Regione (e dunque anche in Brianza) perché le liste d'attesa nel pubblico sono troppo lunghe

Cresce il numero di coloro che si affidano alle società finanziarie per riuscire a curarsi.

I tempi di attesa sempre più lunghi della sanità pubblica stanno infatti spingendo sempre più i cittadini lombardi (e dunque anche brianzoli) a rivolgersi a quella privata e a scegliere di chiedere un prestito alle società finanziarie per sostenerne i costi. In Lombardia, secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Prestiti.it (le due note società di intermediazione finanziaria), nel 2023 le richieste di prestiti personali per sostenere le spese mediche hanno rappresentato il 4,6% del totale dei finanziamenti chiesti nella Regione. E chi ha presentato domanda per questa tipologia di prestito ha cercato di ottenere, in media, 6.565 euro.

L'identikit di chi ha richiesto un prestito in Lombardia per curarsi

Sempre secondo l'analisi condotta dalla due società di intermediazione finanziaria in Lombardia lo scorso anno chi ha chiesto un prestito personale per pagare cure mediche ha cercato di ottenere in media, 6.565 euro, da restituire in poco più di 51 mesi. Se si guarda al profilo dei richiedenti lombardi si scopre che chi ha presentato domanda di prestito personale per far fronte alle spese mediche aveva, all’atto della firma, mediamente, quasi 46 anni, valore significativamente più alto se confrontato con l’età media in cui, in generale, si chiede un prestito personale in Lombardia (41 anni).

Andando più nello specifico, quasi 1 domanda su 4 (24,8%) arriva da richiedenti lombardi con età compresa tra i 45 - 54 anni, seguiti da coloro che hanno tra i 35 e i 44 anni (20,4%). Al terzo posto, invece, si posizionano i soggetti con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (19,3%).

Altro dato interessante emerge analizzando il sesso dei richiedenti:nel 44,4% dei casi a presentare domanda di finanziamento per le spese sanitarie è stata una donna, percentuale nettamente più elevata rispetto alle richieste di prestito totali in Lombardia, dove la quota femminile di richiedenti si ferma al 29,4%.

Si sceglie la sanità provata per non rinunciare a curarsi e intanto i tassi d'interesse salgono

"Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche alla luce del maggior ricorso alla sanità privata - spiega Aligi Scotti, bu director prestiti di Facile.it - Servirsi del credito al consumo può essere una strategia per alleggerire l'impatto di queste spese sul bilancio familiare, evitando così di andare in sofferenza o, peggio, di rinunciare a curarsi".

La scelta di curarsi privatamente risulta però sempre più onerosa. Dall’analisi emerge infatti come nell’ultimo anno il tasso dei prestiti personali sia aumentato notevolmente: nel 2022 il Taeg medio riservato ai lombardi che hanno chiesto un prestito personale per spese mediche è stato pari al 9,3%, valore salito al 10,6% nel 2023, in aumento del 14%.

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