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In Brianza dopo l’emergenza coronavirus si rischiano tra i 30 e i 40mila disoccupati

In provincia durante il Tavolo di concertazione per il Lavoro e la Formazione sono stati simulati alcuni scenari relativi all’impatto della pandemia sull’occupazione/disoccupazione: si rischia di avere dai 3mila ai 14mila disoccupati in più del 2019

L’emergenza sanitaria e la crisi: economica ed occupazionale. Questi i principali temi con cui a Monza, martedì, si è aperto il Tavolo di concertazione Provinciale per il Lavoro e la Formazione convocato dalla Provincia MB per un primo confronto sulla situazione economica e lavorativa legata all'epidemia.

Il Tavolo ha visto riuniti in videoconferenza il Presidente Luca Santambrogio, il Direttore del settore Risorse e Servizi ai Comuni Erminia Zoppè, i consiglieri provinciali e i rappresentanti di Prefettura, Camera di Commercio, Ats, Inps, Inail, Api MB, Confcommercio MB, Assolombarda MB, CNA MB, Confcooperative MB, Apa Confartigianato MB, Unione Artigiani Monza, CGIL Monza e Brianza, Cisl Monza lecco, UIL Monza, Afol Monza e Brianza, la Consigliera di parità, rappresentati di Amnil, Confimi, Confesercenti, Consulenti del lavoro,  i presidenti degli ambiti territoriali. 

Se i dati elaborati dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro MB,  riferiti al 2019, confermavano un tasso di occupati al 68.4% con la disoccupazione al 7% oggi la fotografia della situazione è molto diversa e servono nuovi criteri di analisi. E ancora non si sa quanto il quadro possa aggravarsi in seguito all’epidemia. Per iniziare a ragionare sul tema la provincia ha simulato l’impatto della pandemia in termini di disoccupazione sul territorio.

La simulazione: dai 32 ai 43mila disoccupati in Brianza

Durante la riunione è stato simulato l’impatto della pandemia sull’occupazione/disoccupazione nella provincia MB secondo la legge di A.M. Okun,  per la quale la variazione del Pil ha effetto sull’andamento della disoccupazione. Sono stati simulati due scenari estremi: una variazione del - 1% causerebbe un tasso di disoccupazione del 7,75% con un numero di disoccupati pari a 32.493 unità (una variazione rispetto al 2019 di 3.339); una  variazione del - 13% del Pil porterebbe il tasso di disoccupazione al 10,49% con 43.961 disoccupati (una variazione rispetto al 2019 di 14.807 unità con una crescita superiore al 50,8%). 

“Le riflessioni di tutti i soggetti coinvolti sono partite da questa simulazione che, in un contesto ancora poco definito, ci indica una certezza: niente sarà come prima e dobbiamo imparare in fretta a leggere i segni che emergono dal nuovo scenario economico sociale che il Covid ha determinato. Tra le altre poche certezze, purtroppo, è emerso che molte imprese non  ce la faranno, perché arrivano da situazioni di crisi precedente, con ricadute in termini di disagio sociale ed urgenza di rintegrazione che dobbiamo essere capaci di affrontare tempestivamente. – spiega il Presidente Luca Santambrogio –  Questa mattina abbiamo aperto una fase di ascolto di tutti gli stakeholder che è fondamentale per orientare le azioni a sostegno della ripresa, considerando che l’emergenza sanitaria non è ancora alle spalle. La Provincia ha un ruolo importante in questa fase delicata per elaborare strategie condivise in tema di  sicurezza, salute, ripresa con attenzione alle nuove fragilità”. 

Secondo i dati resi noti da Afol Monza e Brianza solo in Lombardia i gli occupati dipendenti che non lavorano e che sono a rischio di chiusura dell’attività economica rappresentano una percentuale pari al 15,4%.

Durante la riunione sono stati trattati i temi relativi al l’impatto occupazionale dopo il coronavirus, lavoro e sicurezza, ammortizzatori sociali, politiche di reinserimento lavorativo, impatto della digitalizzazione e smart working. Tutti aspetti su cui saranno necessari nuovi approfondimenti e strategie.

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