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Terreni, aziende e qualche casa: quei 2mila espropri in Brianza per far posto alla nuova autostrada

La procedura di immissione in possesso delle aree interessate dai lavori, disciplinata dal d.P.R. n. 327 del 2001, è stata avviata lo scorso settembre. Il direttore Sabatino Fusco: "Contiamo di terminare entro marzo". E in parallelo è stato avviato l'iter delle bonifiche

Tanti terreni. Soprattutto lotti di terra. Ma anche aziende, attività produttive o commerciali e - pochissimi - fabbricati con destinazione abitativa. Dallo scorso settembre in Brianza è iniziato l'iter di esproprio per far partire la nuova Autostrada Pedemontana Lombarda. Sono circa 2mila gli espropri totali previsti dal progetto con una procedura disciplinata dal D.P.R. n. 327 del 2001.

"Fino ad oggi sono state eseguite circa 1.300 immissioni in possesso delle aree interessate dai lavori, oltre la metà e contiamo di completare l'operazione nel mese di marzo" ha spiegato Sabatino Fusco, direttore di Autostrada Pedemontana Lombarda. "Sono coinvolte soprattutto le aree della TR MI 10 (che collega lo svincolo di Macherio con la viabilità locale) e la TR MI 17 (che razionalizza l’accessibilità allo svincolo di Arcore), aree dove sarà realizzata la viabilità di collegamento di Pedemontana, a Vedano, Lissone, Biassono e ad Arcore e Vimercate" ha precisato Fusco. 

"Con immissione in possesso indichiamo il momento in cui Pedemontana presenta sulla proprietà o l'immobile interessato dall'occupazione della nuova Autostrada la presa formale di possesso ed è il momento da cui decorre il calcolo dell'indennità legata al periodo transitorio" ha precisato Fusco. "Si valuta effettivamente cosa insiste su quell'area e si offre un indennizzo presunto e provvisorio".

Sono circa 2mila le proprietà espropriate in Brianza per far posto alla nuova autostrada. Per la maggior parte, come precisato dallo stesso direttore Sabatino Fusco, si tratta di terreni. "I fabbricati con destinazione abitativa e le attività produttive sono circa 32" ha specificato Fusco e l'iter di esproprio in queste circostanze segue una procedura differente. "Eventuali criticità riguardano il trasloco per chi abita o il trasferimento dell'attività produttiva: l'obiettivo è garantire che sia assicurato un agevole spostamento". E questi lotti insistono sulla tratta C che è la più densamente urbanizzata, tra Macherio, Biassono e Desio.

La procedura di esproprio in diversi casi ha originato anche contenziosi e, secondo i dati forniti da APL, sono stati sette i ricorsi presentati al TAR. "Un dato numerico fisiologico per la procedura" ha commentato Fusco "addirittura al di sotto della media passata in Pedemontana e di altre iniziative a cui ho assistito". I lotti espropriati non sono tutti uguali e non hanno tutti lo stesso valore. "Si va da qualche centinaio di euro a svariati milioni di euro: non c'è un prezzo al metro quadro perché tutto dipende da valore di mercato dell'area commisurato valore immobiliare del comune con parametri di riferimento diversi" ha aggiunto Fusco.

Pedemontana, iniziati i sondaggi dei terreni in Brianza

Tra Desio, Lissone, Cesano Maderno e Bovisio, lungo il futuro tracciato di Autostrada Pedemontana Lombarda in Brianza - tratta C - le macchine hanno già iniziato a effettuare sondaggi geognostici necessari per analizzare le caratteristiche dei terreni e perforazioni. "Si tratta di sondaggi per predisporre gli scavi di tratta effettuati nella zona di Desio" ha spiegato Fusco. "Stiamo lavorando già su quello che sarà il tracciato quasi sull'intero sviluppo che adesso appare visivamente materializzato da dei picchetti che identificano quella che sarà la futura occupazione e in alcune zone è in corso la costruzione della recinzione di cantiere".

Pedemontana cantieri scavi-3

I primi interventi sono partiti in parallelo con le bonifiche belliche, attività preliminare necessaria per l'avvio dell'iter di realizzazione della nuova tratta per rilevare l'eventuale presenza nei terreni di ordigni bellici inesplosi o residuati. "Le operazioni preliminari si stanno avviando ora, man mano che riusciamo a entrare in possesso delle aree sui vari lotti" spiega Fusco facendo riferimento all'attività di esproprio di circa 2mila lotti iniziata ormai dallo scorso settembre. "Fino ad ora sono state eseguite circa 1.300 immissioni in possesso delle aree interessate dai lavori che sono oltre la metà del totale e contiamo di completare le operazioni nel mese di marzo" ha aggiunto Fusco.

"Per le bonifiche belliche è necessario il nulla osta del Genio Militare e il progetto per le bonifiche era stato sottoposto a suo tempo e prima di entrare nel merito della fase esecutiva dobbiamo attendere le disposizioni, le operazioni sono legate a queste autorizzazioni da conseguire day by day. Intanto sono cominciate le altre operazioni con i sondaggi in avanzamento e le operazioni di movimento terra" ha spiegato il direttore Fusco.

Il tema bonifiche però per Pedemontana è doppio: le attività preliminari di avvio di cantiere oltre all'iter della ricognizione del terreno per escludere la presenza di ordigni bellici prevedono anche interventi specifici di bonifica per campionare il terreno prima degli scavi in relazione alla possibile presenza di diossina, a distanza di 47 anni dal disastro dell'Icmesa. "Stiamo completando le verifiche sulla documentazione progettuale e a breve avremo tutto il dossier con i documenti di complemento e la messa a punto di un piano di comunicazione nei confronti della popolazione sulle attività in programma".

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