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Feste in Brianza

In Brianza la festa della Giubiana con il falò e il risotto con luganega: ecco chi era la strega

L'appuntamento il 21 gennaio, secondo una tradizione che si ripete da secoli

Il corteo per le strade del paese per rinnovare la tradizione, il falò della Giubiana, la leggendaria strega, e poi il risotto alla luganega. Una serata di tradizione e gusto quella in programma domenica 21 gennaio a Giussano, organizzata dalla Proloco.

A partire dalle 18 per le strade della cittadina sfilerà il corteo che giungerà poi al parco Nicholas Green dove si darà fuoco alla Giubiana con il tradizionale falò. A seguire risotto alla luganega preparato dal gruppo Alpini Giussano. "Bimbi venite con coperchi, pentole, campanacci, ecc. per fare tanto rumore e dire addio alla Giubiana" invitano gli organizzatori.

Chi era la Giubiana

Ma chi era la Giubiana? A raccontarlo è Ghi Meregalli, ideatrice del corteo storico monzese e appassionata di storia locale: "Era una figura mitica, ritenuta responsabile nei secoli passati di tutte le calamità che i contadini temevano di più: siccità, temporali, malattie del bestiame e degli uomini. L’inverno si viveva sempre con grande angoscia e si diede dunque inizio all'usanza di celebrarne il termine con una grande festa all’ultimo giovedì di gennaio. Le antiche leggende raccontano infatti che le streghe fossero solite incontrarsi ogni giovedì sera nei boschi attorno ai nostri abitati. La parola Giubiana, non a caso, deriva dal dialetto 'gieubia' che significa contemporaneamente giovedì e strega".

Riguardo la leggendaria strega, gli aneddoti e le leggende non mancano: "Si narra per esempio che una volta che alcune donne che vivevano in maniera molto sacrificata la vita famigliare decisero di fare una bella mangiata senza la compagnia dei mariti - racconta ancora Meregalli -  Allora li lasciarono andare a letto e si riunirono nella stalla per gustare la cena finalmente in pace. Ma gli uomini, accortisi dello stratagemma delle consorti, non andarono a dormire. E anzi, decisero di far loro un dispetto e spaventarle. Restarono dunque nella cascina a imbottire tante calze lunghe e rosse, proprio come le gambe che tradizionalmente sono associate a quelle della Giubiana. Tra la cascina e la stalla c'era una botola che serviva per buttare giù il fieno. Gli uomini l’aprirono e, mentre le donne erano intente a mangiare, calarono le calze che avevano preparato urlando: 'Oh donne devote, andate a letto che è mezzanotte! È San Pietro che comanda, e se non volete credere guardate questa gamba!' Le donne impaurite finirono così per scappare, certe che si trattasse della Giubiana. Si credeva infatti che la strega potesse entrare nelle case che sorvolava di notte. Fu così che i furbi contadini, fatte fuggire le loro signore, poterono mangiare tutto al posto loro".

La strega ghiotta di risotto con la luganega

Nell'immaginario tramandato la Giubiana era una figura piuttosto inquietante, una strega molto alta, magra e ossuta, dal naso ricurvo e con lunghe calze rosse che viveva nei boschi. Grazie alle sue lunghe gambe non metteva mai piede a terra ma si spostava in alto, passando di albero in albero e camminando sopra i rami. Così, dall’alto e senza essere vista, osservava tutti quelli che entravano nel bosco con lo scopo di spaventarli". 

E perché alla Giubiana sono associati il falò e il risotto con la luganega?: "In alcuni paesi della Brianza ci si ritrova ancora oggi per bruciare un fantoccio con le fattezze della strega maligna dal viso tondo e giallognolo con occhi scuri e minacciosi. Il falò, tipico rito scaramantico, serviva per allontanare gli spiriti del male e per guardare con fiducia e speranza alla bella stagione - conclude Meregalli - Secondo le antiche credenze sembra che la Giubiana non solo spaventasse i bambini ma che li mangiasse pure. Pare ne fosse molto ghiotta. Una volta una mamma preparò però un grande pentolone di risotto con la luganega. Così i bambini si salvarono. La Giubiana passò infatti tutta la notte a mangiarlo senza accorgersi del sorgere del sole. Che, suo malgrado, aveva il potere di dissolverla".

Il falò della Giubiana - Programma-2.

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