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Pedemontana, cantieri e bonifiche

I primi mezzi da lavoro già in cantiere: sono iniziati gli scavi di Pedemontana

Al via le prime attività di sondaggio geognostico dei terreni preliminari agli scavi e di perforazione in diverse località della Brianza lungo il tracciato

La recinzione di cantiere è in fase di allestimento, in alcune zone ancora deve essere tirata su. Ma i primi mezzi da lavoro sono già stati azionati e in Brianza da poco più di un mese le macchine sono operative. 

Tra Desio, Lissone, Cesano Maderno e Bovisio lungo quello che sarà il futuro tracciato di Autostrada Pedemontana Lombarda in Brianza - tratta C - le macchine hanno già iniziato a effettuare sondaggi geognostici necessari per analizzare le caratteristiche dei terreni e perforazioni. A spiegare lo stato di avanzamento dell'iter preliminare di avvio dei cantieri a MonzaToday è stato l'ingegner Sabatino Fusco, direttore generale di APL. 

"Si tratta di sondaggi per predisporre gli scavi di tratta effettuati nella zona di Desio" ha spiegato Fusco. "Stiamo lavorando già su quello che sarà il tracciato quasi sull'intero sviluppo che adesso appare visivamente materializzato da dei picchetti che identificano quella che sarà la futura occupazione e in alcune zone è in corso la costruzione della recinzione di cantiere".

Pedemontana cantieri scavi-3

I primi interventi sono partiti in parallelo con le bonifiche belliche, attività preliminare necessaria per l'avvio dell'iter di realizzazione della nuova tratta per rilevare l'eventuale presenza nei terreni di ordigni bellici inesplosi o residuati. "Le operazioni preliminari si stanno avviando ora, man mano che riusciamo a entrare in possesso delle aree sui vari lotti" spiega Fusco facendo riferimento all'attività di esproprio di circa 2mila lotti iniziata ormai dallo scorso settembre. "Fino ad ora sono state eseguite circa 1.300 immissioni in possesso delle aree interessate dai lavori che sono oltre la metà del totale e contiamo di completare le operazioni nel mese di marzo" ha aggiunto Fusco.

"Per le bonifiche belliche è necessario il nulla osta del Genio Militare e il progetto per le bonifiche era stato sottoposto a suo tempo e prima di entrare nel merito della fase escutiva dobbiamo attendere le disposizioni, le operazioni sono legate a queste autorizzazioni da conseguire day by day. Intanto sono cominciate le altre operazioni con i sondaggi in avanzamento e le operazioni di movimento terra" ha spiegato il direttore Fusco.

Scavi e diossina, in Brianza non solo bonifiche belliche 

Il tema bonifiche però per Pedemontana è doppio: le attività preliminari di avvio di cantiere oltre all'iter della ricognizione del terreno per escludere la presenza di ordigni bellici prevedono anche interventi specifici di bonifica per campionare il terreno prima degli scavi in relazione alla possibile presenza di diossina, a distanza di 47 anni dal disastro dell'Icmesa. "Stiamo completando le verifiche sulla documentazione progettuale e a breve avremo tutto il dossier con i documenti di complemento e la messa a punto di un piano di comunicazione nei confronti della popolazione sulle attività in programma".

"Abbiamo a progetto otto cantieri di bonifica, quasi tutti fuori dai centri abitati" specifica Fusco. A essere coinvolti sono i comuni a ridosso della Milano-Meda tra Seveso, Meda, Cesano Maderno e Desio, lungo l'area a suo tempo colpita dal disastro Icmesa. 

Un centinaio di persone all'opera e una ventina di mezzi, quarantamila metricubi di terra da campionare, movimentare e smaltire secondo rigidi protocolli messi a punto da Autostrada Pedemontana Lombarda in collaborazione con gli enti coinvolti e l'autorità santaria con indicazioni di Ats e Arpa. "Abbiamo predisposto stazioni di rilevazione e di monitoraggio fisse e mobili per le valutazioni degli agenti atmosferici e delle condizioni meteo che saranno presenti anche su tutto il cantiere per tutta la durata lavori" ha precisato Fusco. 

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