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La storia

Segreti e sogni sulle punte: a Monza Mary Garret la scrittrice ballerina

Presenterà il suo ultimo libro: il "Diario" di quando ragazza ha iniziato a ballare, condividendo le emozioni con le sue amiche e compagne di avventura

La danza e la scrittura sono diventate la sua vita. Raggiungendo in entrambi i casi risultati prestigiosi. Una storia carica di emozioni e di condivisioni, una storia ambientata prima dell'arrivo dei social quando Mary Garret (all'anagrafe Mariafrancesca Garritano) dalla sua Cosenza è arrivata a Milano. Al Teatro alla Scala dove ha realizzato il sogno di una vita diventando ballerina solista del prestigioso teatro milanese. 

Classe 1978 Mary Garret è arrivata a Milano a 18 anni, catapultata in un mondo tanto diverso dal suo e dove ha conosciuto tantissime compagne di danza. Ma fin da ragazzina proprio nella condivisione delle prove, degli allenamenti con le compagne era nata una grande complicità e l'abitudine di condividere le emozioni in un diario. Un diario che adesso è diventato un libro (disponibile su Amazon) che l'autrice presenterà sabato 15 ottobre alle 18 a Monza allo Studio Danza di via Fogazzaro. Un libro che arriva dopo altri due successi letterari:“La verità vi prego sulla danza” e “50 sfumature di danza”.

"Quando ero adolescente non c’erano ancora Facebook e WhatsApp, ma l’esigenza di condividere le emozioni era la stessa di oggi - spiega l'autrice -. Per questo mi venne in mente di proporre a tutte le mie compagne di danza un diario su cui scrivere tutte insieme. Sono sempre stata una fan del diario segreto con lucchetto, e quella di aprire i miei pensieri anche alle mie compagne è stata l’idea migliore che potessi avere a quei tempi. Loro non lo sanno, ma sono state salvifiche in diversi momenti della mia vita, anche attraverso la condivisione di questi diari". 

Diario che veniva scambiato, scritto e condiviso ciascuna con i propri tempi e le proprie sensibilità. Un po' come oggi avviene sui social dove le emozioni diventano post o stories, commentate dagli amici "virtuali". Un naturale bisogno di condividere che, soprattutto nei momenti più difficili della vita, possono trasformarsi in vere e proprie ancore di salvezza. 

"Per renderle uniche, avevamo abbellito le pagine con disegni o collage di foto che riguardavano la danza - prosegue -. Avere un diario condiviso mi ha permesso di poterne parlare e scrivere nel mio primo libro, dopo una lettura che mi catapultò nei nostri favolosi anni ‘90. Avrei voluto realizzare un nuovo progetto per concedere la stessa possibilità anche alle mie compagne, ma i diari che avevo affidato a chi avrebbe dovuto averne cura, sono stati buttati ed oggi non mi è più possibile farli ristampare. Ecco da cosa nasce l’idea di contattare alcune delle mie ex-compagne di danza e cercare di ricostruire la storia. È stato così che ho scoperto quanto, per alcune di noi, quei diari non avevano avuto lo stesso significato che avevano per me: se in un caso l’idea di poterli riavere era sembrata
subito eccitante, nell’altro era meglio non riaprire quel cassetto dei ricordi".

I personaggi sono tutti reali e prendono vita grazie all’anima di un’illustratrice fantastica (Alequin), diventata parte integrante del progetto che l'autrice aveva a cuore: "Accompagnare tutte le danzatrici e i danzatori di ieri e di oggi che come noi vogliono avere un diario condiviso nel Camerino dei sogni", conclude.

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