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Domenica, 28 Aprile 2024
E' morto l'ultimo re d'Italia

È morto Vittorio Emanuele di Savoia, il figlio dell'ultimo re d'Italia

La storia della monarchia è legata a quella della città di Monza: qui fu assassinato. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio

È morto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l'ultimo re d'Italia, e di Maria José. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio. E' deceduto a Ginevra e a darne l'annuncio è stata una nota della 'Real Casa di Savoia': "Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra". Non è ancora stato scelto il luogo e la data del funerale.

Chi era Vittorio Emanuele di Savoia

Figlio dell'ultimo re d'Italia, erede a un trono che non riuscì mai a raggiungere, Vittorio Emanuele di Savoia ha rappresentato nella storia italiana una figura molto dibattuta. Tanto che Netflix ha realizzato una docu-serie Il Principe dedicata alla sua controversa figura.

La famiglia Savoia
La famiglia Savoia in una foto di archivio Lapresse

L'omicidio di Dirk Hamer sull'isola di Cavallo nel 1978 in Corsica cambiò per sempre la sua vita, ma il figlio dell'ultimo re d'Italia è stato più volte al centro di diversi scandali ed è finito più volte in carcere. Negli anni '70 venne indagato per traffico internazionale di armi in alcuni paesi mediorientali che erano sotto embargo. Nel 2006 fu al centro di nuove accuse per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla prostituzione con qualche giorno di reclusione nel carcere di Potenza. Nell'ambito dell'inchiesta emersero alcune intercettazioni in cui Vittorio Emanuele avrebbe ammesso di aver sparato a Dirk Hamer e di aver "fregato" le autorità francesi. 

La famiglia Savoia

Vittorio Emanuele (Alberto Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria) di Savoia era nato a Napoli, il 12 febbraio 1937. Alla fine della Seconda Guerra mondiale il padre Umberto II avrebbe avuto intenzione di abdicare per renderlo re, ma nel 1946 il referendum con cui gli italiani scelsero la Repubblica aprirono le porte dell'esilio per la famiglia Savoia. Vittorio Emanuele aveva 9 anni quando lasciò l'Italia: dal 1 gennaio 1948 visse tra la Svizzera, la Francia e la Corsica fino alla fine del 2002 quando venne abrogata la norma che impediva ai discendenti maschi di casa Savoia l'ingresso in Italia.

savoia tornano in italia

Nel 2007 Vittorio Emanuele chiese il risarcimento allo Stato italiano di 260 milioni di euro per l'esilio e la restituzione dei beni confiscati nel 1948. Nel 2022 ha chiesto, invece, la restituzione dei gioielli di famiglia. I Savoia sostengono che i gioielli, 6732 brillanti e duemila perle, che impreziosiscono collier, orecchini e spille e per questo varrebbero secondo alcune stime alcuni milioni di euro, appartengano a loro. Neppure la Banca d'Italia non conosce il valore venale dei gioielli, che non sono stati mai sottoposti a perizia", secondo quanto ha risposto a Today.it Giampaolo Bargellini, responsabile Divisione relazioni con i media.

Il matrimonio con Marina Doria e la disputa legale

Nonostante la contrarietà del padre Umberto, Vittorio Emanuele ha sposato la sciatrice nautica genovese Marina Doria con rito civile a Las Vegas l'11 gennaio del 1970 e con rito religioso a Teheran il 7 ottobre del 1971. Dal matrimonio con Marina Doria nacque, nel 1972, suo figlio Emanuele Filiberto, oggi noto personaggio televisivo. 

Proprio dal matrimonio non autorizzato da Umberto II (Marina Doria aveva origini borghesi e non nobili), si è creata una disputa ereditaria secondo la normativa dinastica di Casa Savoia, che avrebbe portato lo stesso Vittorio Emanuele e la sua discendenza al di fuori della linea di successione. I sostenitori di Aimone di Savoia-Aosta sostengono il criterio della primogenitura maschile secondo la legge salica, ossia si baserebbe sulla regolamentazione rimasta "cristallizzata" al giugno 1946, in vigore al momento della cessazione dell'istituto monarchico in Italia.

Il filo della monarchia con Monza

La città di Monza è legata alla storia della monarchia: per la Villa Reale, residenza della famiglia reale fino al 1900 e per il regicidio. A Monza fu ucciso re Umberto I, assassinato da gaetano Bresci. Il sovrano era giunto in città per presenziare alla cerimonia di chiusura del concorso ginnico organizzato dalla società sportiva Forti e Liberi che ancora oggi è presente in città ed è un punto di riferimento sportivo.

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