rotate-mobile
Attualità

Presenza sul territorio, prevenzione e intelligence: ecco gli impegni del nuovo comandante

Si è presentato il nuovo comandante della polizia locale di Monza

Ha le idee chiare e un curriculum alle spalle di tutto prestigio. Ma soprattutto ha la certezza che i suoi uomini e le sue donne devono continuare a essere un importante punto di riferimento per la città di Monza. Anzi, ancora di più. Non ha dubbi Giovanni Dongiovanni, il nuovo comandante della polizia locale di Monza, che si è presentato alla stampa martedì 20 febbraio. Classe 1981, una esperienza ultraventennale nella polizia locale già alla guida del comando di Seregno, di Desio e di molti comuni dell’hintarland milanese. Laureato in Scienze economiche con successive specializzazioni tra cui Digital Investigation and Economic Crime crede molto nella prevenzione - anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie - certo che “il servizio muscolare non basta, serve un’attività di intelligence”.

A Monza si è subito sentito a casa e la nuova esperienza che lo vede alla guida di 127 agenti e ufficiali di polizia locale (ai quali si aggiungono i 17 amministrativi) lo galvanizza e lo inorgoglisce. Un comando importante quello di via Marsala: uno dei pochi in Lombardia attivo h24 con una pattuglia in servizio anche di notte, impiegata soprattutto negli incidenti stradali. Un comando super specializzato che conta anche l’Unità cinofila, il Nost (Nucleo operativo sicurezza territoriale) e i vigili di quartiere sui quali il nuovo comandante crede molto. “Ringrazio i miei predecessori: al mio arrivo ho trovato un comando molto efficiente – ha dichiarato -. Credo nella collaborazione con le forze dell’ordine e soprattutto nel lavoro preventivo che spesso c’è dietro al nostro operato: ai controlli di attività commerciali spesso paravento; ai controlli nei locali che vendono alcol ai minori e che potrebbero quindi creare problemi di dipendenza; ai rifiuti abbandonati dietro ai quali potrebbe nascondersi l’ecomafia”.

Dongiovanni ribadisce l’importanza della presenza della polizia locale sul territorio. “Il mio primo giorno di lavoro sono arrivato e ho visto che c’erano dei ragazzini che si stavano spintonando. In quel momento è arrivata una pattuglia di colleghi. Si sono fermati e sono scesi a parlare con i ragazzi. Fortunatamente non era un’aggressione o un atto di bullismo, stavano semplicemente giocando. Ma la presenza degli agenti che sono scesi per accertarsi di quanto stava accadendo mi ha inorgoglito”.

Il nuovo comandante punterà sulle attività di prevenzione: in quel cercare di capire che cosa c’è dietro determinati fenomeni sociali che esistono nelle grandi città, Monza compresa. Tra questi, sicuramente, quella delle baby gang. Una realtà che Dongiovanni ha già affrontato durante il suo comando a Seregno. “Bisogna capire questi ragazzi da dove arrivano, come agiscono; è necessario un lavoro di collaborazione anche con le polizie locali degli altri comuni. Per esempio a Monza, durante una passeggiata con la mia famiglia, ho incontrato alcuni ragazzini che con i colleghi avevamo identificato e sanzionato a Seregno perché, sotto l’effetto dell’alcol, disturbavano i passanti”. Fondamentale anche il lavoro sui social, la nuova “piazza” dove i ragazzi si incontrano, organizzano gli appuntamenti, si scambiamo le notizie.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Presenza sul territorio, prevenzione e intelligence: ecco gli impegni del nuovo comandante

MonzaToday è in caricamento