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Domenica, 28 Aprile 2024
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Quell'opera d'arte in ferro di recupero donata al Comune che ha scatenato la polemica

Ha suscitato parecchie polemiche quella grande scultura donata pochi giorni fa alla città di Monza

L’arte, si sa, è un fatto soggettivo. Ma quell’opera donata al Comune di Monza e che si può ammirare a pochi passi dalla Villa Reale ha scatenato il puteriferio. E le critiche sui social. Si intitola “Architettura del vuoto – Portale tra artificio e immaginazione” ed è stata realizzata dalla nota artista Alessandra Porfidia e donata al Comune con una cerimonia alla quale hanno partecipato anche il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore alla Cultura Arianna Bettin.

L’opera, molto grande e che svetta nel verde è realizzata con ferro di recupero ossidato e, come si legge nella presentazione “nasce intorno al vuoto, offrendosi come dispositivo per uno sguardo che desideri attraversare lo spazio, varcare il limite della cornice, soglia definita dalla geometria, e inquadrare la natura. La struttura è composta da una serie di forme che si articolano in un ritmo scandito da piani e da volumetrie: elementi anche simbolici che tagliano lo spazio diagonalmente, alternati a forme circolari di ispirazione piuttosto organica. Il portale propone allo spettatore la possibilità di sperimentare uno sguardo nuovo, che rispettando la contingenza varchi il limite del reale per aprirsi a vedere oltre, verso orizzonti diversi in un futuro che trovi nuove coordinate proprio a partire da una riconciliazione con la natura e dal suo rispetto”.

Spicca, senza dubbio, oltre alle dimensioni anche il materiale utilizzato: ferro di recupero ossidato che regala all’opera quell’espressione di “arrugginito” che la rende unica e che al tempo stesso ha sollevato parecchie critiche. L’opera, donata pochi giorni fa, non è passata inosservata e nel fine settimana sui gruppi social di Monza si sono scatenate le polemiche. C’è chi, senza troppi giri di parole, esprime il suo no, non solo in merito al valore estetico, ma anche alla scelta della giunta Pilotto di esporla proprio in quel punto di grande passaggio; chi non ne ha compreso il significato; chi ancora ha bocciato l’utilizzo di quel tipo di materiale; chi ha consigliato che per quell’angolo di Monza forse sarebbe stato meglio optare per altri tipi di opere d’arte moderna. E chi, incuriosito dalle critiche, ha deciso di andare di persona ad ammirare quell’opera realizzata e donata dall’artista Alessandra Porfidia a Monza e ai monzesi.

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