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Pedemontana

Un osservatorio per monitorare la diossina durante i lavori di Pedemontana

Lo hanno richiesto i comitati, lo dovrà costituire Autostrada Pedemontana Lombarda

Un osservatorio collegiale per monitorare le attività di bonifica da diossina lungo il tracciato di Pedemontana. Lo avevano chiesto alla fine del 2023 comitati e associazioni (Legambiente Seveso, Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano,  Altra Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate e il Comitato Ambiente di Bovisio Masciago) in occasione dell’incontro con il coordinatore dei sindaci della tratta B2, Gianpiero Bocca. Un incontro al quale erano presenti oltre a Bocca (sindaco di Cesano Maderno), anche Alessia Borroni (sindaco di Seveso) e Beatrice Melillo (responsabile del settore Bonifiche di ARPA Lombardia). Nei giorni scorsi è arrivato il via libera e adesso Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) avrà il compito di concretizzare la richiesta.

“Ci attendiamo che la configurazione dell'Osservatorio, i principi, gli obiettivi e il metodo di lavoro contemplino la massima trasparenza, il coinvolgimento dei gruppi richiedenti e costituiscano un momento di ascolto e di confronto stabile con ARPA, soggetto indispensabile a questo assise – si legge nel comunicato stampa diffuso dalle associazioni che hanno richiesto la costituzione dell’osservatorio -. Agiremo affinché l'Osservatorio sia un consesso collegiale, con un ruolo degli amministratori e con il coinvolgimento del territorio e della cittadinanza attiva. Un’assise ove sia praticata la condivisione continua di informazioni e documenti affinché la delicata attività di bonifica da diossina, rispondente a un Piano Operativo (POB) per alcuni aspetti carente e che comunque comporta rischi, sia svolta con la massima attenzione e precauzione. Da tempo ci opponiamo al completamento dell'autostrada, intervenendo con serietà e preparazione sulle criticità che l'infrastruttura produrrà”.

Il disastro dell’Icmesa di quel 10 luglio 1976 è ancora ben chiaro negli occhi e nei ricordi dei brianzoli. Nella zona A, quella con il più alto livello di contaminazione da diossina, dal 1981 al 1984 vennero effettuati interventi di bonifica. Su quelle aree, una volta decontaminate, a memoria futura e a parziale risarcimento,  venne poi creato il polmone verde del Bosco delle Querce. “Ora, la bonifica per Pedemontana sarà invece propedeutica solo al completamento dell’autostrada, un’infrastruttura che comunque continuiamo a osteggiare, considerandola inutile, impattante, insostenibile per la naturalità e non risolutiva per le criticità viabilistiche intercomunali. Anche per le compensazioni ambientali seguiremo e verificheremo l'iter e la loro effettiva implementazione”.

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