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A Monza c'è una palazzina super green dove in inverno non si accende (quasi più) il riscaldamento

Questa mattina la presentazione ufficiale: lo stabile è passato da classe energetica E a classe energetica A2

Rivoluzione green in via Mazzucotelli: il condominio al civico 4 costruito negli anni Ottanta e con 76 appartamenti è uno dei caseggiati più sostenibili di Monza. I condomini hanno deciso di cogliere al balzo l’opportunità del super bonus sottoponendo lo stabile a un maxi intervento di ammodernamento che dopo quasi 2 anni di lavori ha portato a un salto di quasi 5 classi energetiche (dalla E alla A2), a un abbattimento dei consumi energetici del 73%, con una riduzione media annua di 127,51 tonnellate di Co2 emesse nell’ambiente. Il miglioramento della prestazione energetica rilevato è pari a 114,12 kWh per metro quadro. 

La palazzina dei postini costruita negli anni '80

Una sorta di annuncio di fine lavori e taglio virtuale del nastro di questa nuova realtà che ha visto organizzare questa mattina una conferenza stampa per presentare il progetto direttamente sotto i portici del condominio. Una buona pratica green e di condivisione che è visto anche la presenza delle istituzioni (degli assessori Ambrogio Moccia, Andreina Fumagalli e Marco Lamperti), oltre che dei vertici dell’azienda che ha progettato l’intervento. 
Un esempio più unico che raro quello delle  history CoREn®, percorso caratterizzato dalla progettazione partecipata dell’intervento di riqualificazione coi condomini, che ha ottenuto i migliori risultati in Lombardia e che in città si è concretizzato nel caso emblematico di via Mazzucotelli. La palazzina era stata costruita negli anni ’80 e in città era nota con il soprannome del palazzo dei postini (il palazzo era stato fatto costruire dalle Poste e gli alloggi venivano assegnati ai lavoratori dell’azienda in base a una graduatoria, poi all’inizio dei primi anni Duemila gli appartamenti sono stati acquistati direttamente dai privati). 

Il progetto innovativo 

Case che, ormai, segnavano il passare del tempo con i condimini che lamentavano diversi problemi. Fino a quando nel giugno del 2020 il condominio ha abbracciato l’opportunità del Superbonus al 110%: una  riqualificazione del valore di 3 milioni di euro è stata approvata nel suo scenario più ambizioso e sostenuta all’unanimità dai condomini in assemblea grazie all’utilizzo di CoREn®, un percorso che contempla attività di diagnosi energetica con momenti di ascolto e confronto con i condomini per co-progettare l’intervento.  Si tratta di una metodologia ideata e proposta da Teicos, impresa edile specializzata in deep renovation, che ha gestito i lavori. Proprio la presa di consapevolezza dei vantaggi di comfort e ambientali, oltre che del valore aggiunto che avrebbe acquisito l’immobile, ha portato i residenti a definire e approvare un progetto ad altissime prestazioni. 

Tutti gli interventi 

L’edificio è stato completamente isolato grazie a un utilizzo sinergico di diverse tecnologie: dal cappotto tradizionale alla facciata ventilata, al fine di massimizzare il risultato in base anche all’esposizione dell’edificio. In particolare sulla facciata sud, prevalentemente esposta al sole, si è provveduto all’installazione di un sistema di facciata ventilata, che crea un passaggio d’aria tra il rivestimento ceramico esterno e l’isolante, in grado di smaltire il calore in eccesso dovuto all’irraggiamento solare in estate e di eliminare eventuale condensa superficiale in inverno. L’uso dei modulari prefabbricati della facciata ventilata, ha consentito di velocizzare i tempi di esecuzione riducendo al massimo i disagi di cantiere per i residenti e di attualizzare l’estetica architettonica, grazie all’ampia scelta di rivestimenti a disposizione da installare. Il servizio di rilievo ad alta precisione per ottenere i moduli prefabbricati della facciata ventilata è stato realizzato con uno strumento chiamato laser scanner. Si tratta di un rilievo effettuato con una scansione laser che consente, mediante un’accurata raccolta di dati, di restituire una ‘fotografia’ fedele dell’edificio.  Il resto delle pareti esterne, la copertura e il soffitto della cantina sono state coibentate completamente con un cappotto isolante; è stata inoltre installata una guaina riflettente bianca per ridurre la temperatura superficiale sulla copertura del tetto. In generale, infatti, le pareti dell’edificio erano causa della maggior parte della dispersione energetica. E sono molti gli inquilini che hanno riferito di non avere più acceso il riscaldamento durante la stagione invernale. 

Il nuovo approvvigionamento energetico si avvale di un sistema ibrido che utilizza delle pompe di calore installate in copertura abbinate a un impianto fotovoltaico con 60 pannelli e batteria di accumulo da 20 Kw per la produzione anche di acqua calda sanitaria oltre che per il riscaldamento dei vari appartamenti. Inoltre, l’impianto fotovoltaico copre i consumi condominiali elettrici degli spazi comuni.

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