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Il personaggio

Il chirurgo monzese che ha salvato la vita a centinaia di bambini al quale (forse) verrà dedicata una via

La richiesta in aula di intitolare una via al professor Enrico Pietro Caronni

Il suo nome è noto nel mondo della medicina e della chirurgia. I suoi concittadini (monzesi) magari non conoscono la sua prestigiosa storia. Ma adesso al professor Ernesto Pietro Caronni si vuole dedicare anche una via. La richiesta durante il consiglio comunale di giovedì 20 aprile quando il consigliere Stefano Galli (Fratelli d’Italia) ha presentato una mozione per intitolare una via al famoso concittadino che ha rivoluzionato la chirurgia regalando un’infanzia e una vita normali a centinaia di bambini che, nati con serie malformazioni del cranio e del volto, sarebbero stati condannati a gravi disabilità.

Padre della nuova chirurgia maxillo-facciale 

Il professor Caronni è un personaggio di spicco nel mondo della medicina. Classe 1929, nato proprio nella città di Teodolinda, durante la sua prestigiosa carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti e firmato parecchie pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero. Laureato in medicina con specializzazione in  Chirurgia Generale (1959), in Chirurgia Plastica Ricostruttiva (1962), in Clinica Otorinolaringoiatrica (1965), specialità in Chirurgia Maxillo Facciale (1972). Nel 1969 consegue la Docenza in Chirurgia Plastica. Dal 1967 al 1972 ha collaborato con il professor Tessier di Parigi allo sviluppo di una tecnica nuova e rivoluzionaria per la correzione delle grandi malformazioni craniofacciali. Si tratta di soggetti portatori di gravi alterazioni dello scheletro cranico e del terzo medio della faccia che, se non curate, provocano gravi alterazioni della vista, della parola e della respirazione, nonché alterazioni dell’aspetto dei bambini facendoli considerare erroneamente intellettualmente incapaci. Attraverso interventi chirurgici che si effettuano a partire da primi mesi di vita, in collaborazione con la neurochirurgia, ottiene importanti risultati rappresentati dalla normalizzazione della forma e delle funzioni coinvolte; le ricerche hanno inoltre dimostrato come detti bambini, riportati ad un inserimento sociale corretto, avessero uno sviluppo mentale assolutamente normale.

Circa 400 bambini salvati

Nei trenta anni successivi, il professore monzese ha sviluppato una casistica di circa 400 bambini trattati con ottimi risultati: una casistica che venne considerata come la quarta in Europa per importanza di casi e la prima in Italia. Questa attività, insieme con le ricerche che ne sono scaturite, è stata oggetto nel 1985 di una importante pubblicazione in lingua inglese edita negli Stati Uniti (volume di circa 250 pagine) che rappresentò un testo base nel mondo per lo studio della chirurgia craniofacciale. Il professor Caronni è morto nel gennaio del 2017.

“Le persone ai quali può essere intitolata una strada – ha precisato il consigliere Galli - devono essere legati alla storia cittadina e avere rilevanza per la comunità e devono essere deceduti da almeno dieci anni. Tuttavia è possibile derogare se si tratta di un soggetto che vanta particolari meriti nei confronti della Nazione. Come è stato il professor Caronni”.

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