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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Vogliamo la verità": il presidio a Monza per l'ambasciatore trucidato in Congo

Monza e la Brianza non dimenticano il loro ambasciatore dal cuore d'oro e chiedono a gran voce la verità sulla sua morte

Alla ricerca della verità: che cosa c’è veramente dietro alla morte di Luca Attanasio, l’ambasciatore originario di Limbiate che il 22 febbraio 2021 è stato trucidato nella Repubblica democratica del Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo.

A chiederlo sono i parenti e gli amici di Luca Attanasio che attraverso la Rete Limbiate organizzano un grande evento a Monza in piazza: sabato 25 novembre alle 17 in piazza Roma, davanti all’Arengario. Un presidio alla vigilia del quinta udienza preliminare del prossimo 30 novembre quando si discuterà sulla richiesta di immunità avanzata dai legali dei due imputati del terribile omicidio. “Se il Gup riconoscerà l’immunità dei due imputati dell’agenzia Onu il processo verrà archiviato e non si arriverà mai a conoscere la verità”, spiegano i promotori dell’iniziativa. L’evento è stato patrocinato dal comune di Monza e da Rete Brianza Accogliente e Solidale.  

Luca Attanasio era nato il 23 maggio 1977 a Saronno ed era cresciuto a Limbiate. Dopo la laurea in economia aziendale alla Bocconi di Milano, conseguita nel 2001, aveva vinto il concorso in diplomazia e nel 2003 era stato nominato Segretario di legazione in prova nella carriera diplomatica. Confermato in ruolo dal 29 settembre 2004, era entrato nella segretaria particolare del Sottosegretario di Stato e poi nel 2006 nominato segretario commerciale a Berna, 20 marzo 2006. Nel 2010 il trasferimento a Casablanca con funzioni di console. E proprio in Marocco ha conosciuto Zakia Seddiki, donna con cui è convolato a nozze nel 2015 e con la quale ha avuto tre figlie. Dopo il rientro alla Farnesina come capo Segreteria della Direzione Generale Mondializzazione e Questioni globali nel 2013, nel 2014 di nuovo in Africa come Primo segretario ad Abuja per un'assegnazione breve. Ad Abuja era tornato come consigliere nel 2015. A Kinshasa era stato nominato Incaricato d'Affari il 5 settembre 2017, e poi confermato quale incaricato d'Affari con Lettere, nel gennaio 2019. In Brianza è sempre vivo il ricordo del giovane ambasciatore che ha lasciato l'amatissima moglie - con la quale aveva fondato un'associazione per aiutare le giovani donne africane - e tre bimbe ancora piccole

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