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Trasformazione aree dismesse, sopralluogo alla ex Buon Pastore: le ipotesi per il futuro del complesso

La seconda tappa del tour delle aree dismesse dell'amministrazione comunale ha interessato il complesso abbandonato che sorge in via Cavallotti

Una chiesa sconsacrata da tempo trasformata in una struttura commerciale, in un luogo di aggregazione, e un parco di oltre due ettari — un vero e proprio polmone verde — aperto al pubblico a pochi passi dal cuore del capoluogo brianzolo. Sono queste le trasformazioni possibili per l'area ex Buon Pastore di Monza, spazio di 28mila metri quadrati dismesso da anni.

La seconda tappa del tour per le aree dismesse per progettare la Monza del futuro, martedì mattina, si è svolto proprio nel complesso che sorge tra via Cavallotti e via Pellettier e tutelato dalla soprintendenza dei beni architettonici da tempo ormai divenuto terra di nessuno, rifugio per senzatetto e vandali. 

L'area fino al 2006 apparteneva all'istituto religioso Buon Pastore e negli ultimi anni era stata occupata a più riprese da diversi senzatetto. Sei mesi fa è passata nelle mani della nuova proprietà: la Bp Real Estate che ora vuole recuperarla. Alcuni passi in direzione del recupero erano stati fatti con la precedente amministrazione comunale, inclusi anche alcuni sopralluoghi, ma le ipotesi non si erano mai trasformate in proposte.

"Oggi tappa alla Buon Pastore, un vero e proprio gioiello della nostra città insieme al fondo internazionale proprietario dell’area. In luoghi così belli, così simbolici, non posso che pensare a quando potremo restituirli alla città e, finalmente, farli rivivere" ha commentato l'assessore all'Urbanistica Martina Sassoli.

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