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La protesta

"Rischiamo di non poter più parlare": in Brianza la protesta dei laringectomizzati

Dalla Asst ritardi nella consegna degli ausili per i pazienti con stomia

"Senza filtri e senza adesivi rischiamo di non poter più parlare".

Si sta rivelando come piuttosto preoccupante la situazione che riguarda le persone che hanno subito una laringectomia a Monza e in Brianza. Da qualche mese, infatti, sono diversi i ritardi che si stanno verificando a proposito delle forniture degli ausili ai pazienti con stomia, in particolare degli speciali filtri e degli adesivi che permettono a questi ultimi di poter parlare. Un problema che, a quanto sembra, è cominciato quando le competenze e i servizi forniti ai cittadini dell'Asst di Monza sono stati trasferiti e acquisiti (a seguito della nascita dell'Ircss San Gerardo) dall'Asst Brianza, con sede nel nosocomio vimercatese. 

Un disservizio per il quale diversi utenti a Monza e in Brianza hanno si sono rivolti con pec direttamente all'Asst e le cui lagnanze si possono ritrovare anche nella pagina Facebook che raggruppa le persone laringectomizzate. "Sto avendo grosse difficoltà per quel che concerne le forniture da parte dell'Asst - ha raccontato un utente a MonzaToday - Sono diversi mesi che ho inoltrato la richiesta all'ufficio presidi per i filtri e gli adesivi che proteggono lo stoma e che mi permettono di parlare ma al momento la fornitura non è arrivata". L'utente, così come gli altri, senza l'apposita fornitura di presidi rischia dunque, appunto, di dover rinunciare a parlare. "Pare che tutto origini da un problema burocratico: la procedura per la richiesta dei presidi è piuttosto farraginosa e anche la comunicazione fra i vari enti, nello specifico ospedali richiedenti e Asst, è alquanto difficile, se non addirittura carente - ha spiegato ancora l'utente - Problema che, con il trasferimento delle competenze per la città di Monza a Vimercate, è andato acuendosi. Quel che io e gli altri pazienti troviamo ingiusto e che però, tali mancanze, a pagarle alla fine siamo noi. Non spetta a chi è malato occuparsi dei rapporti fra le varie istituzioni. Se si parla di diritti del malato, siamo di fronte a un palese diritto negato".

L'unica alternativa alla mancata distribuzione dei servizi da parte dell'ente pubblico è infatti che gli utenti provvedano in prima persona e in forma privata ad acquistare i presidi dall'azienda produttrice.

A tal proposito la redazione si MonzaToday si è rivolta direttamente agli uffici dell'Asst Monza Brianza, i quali non hanno fatto mistero dell'esistenza di ritardi nella consegna dei presidi conseguenti al trasferimento dei servizi dalla sede di Monza a quella vimercatese: "Ci sono state alcune complicazioni ma stiamo lavorando per evitare ulteriori disagi agli utenti - hanno riferito - Sottolineiamo la nostra attenzione rispetto alla situazione e confermiamo il nostro impegno perché i pazienti non si sentano lasciati soli".

  

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