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Sa parlare inglese e ballare: in cattedra sale NAO, il primo robot umanoide in Brianza

Il progetto "A tutto coding!" ha portato nelle classi dell'Istituto Comprensivo "Albiate e Triuggio" un robot umanoide per le attività di robotica educativa

Parla inglese, italiano, sa fare mosse di tai chi, ballare e si sposta. Può esplorare una stanza, esprimere emozioni e potenzialmente - se programmato - è in grado di fare e riprodurre qualsiasi cosa. Nao è alto circa mezzo metro e pesa meno di sette chili ed è un robot umanoide, il nuovo "prof" che da qualche giorno è salito in cattedra all'Istituto Comprensivo "Albiate e Triuggio". 

Un robot a scuola

"Siamo contenti del percorso di innovazione che ha coinvolto la scuola" spiega la dirigente scolastica, la professoressa Tiziana Mezzi. L'istituto comprensivo Albiate e Triuggio dopo aver partecipato a un bando a livello nazionale, insieme ad altri 23 istituti della Penisola - è l'unica scuola della Brianza - ha fatto rete nell'ambito del progetto "A tutto coding!" che è risultato vincitore di un finanziamento del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) per la sperimentazione e implementazione di progettualità volte allo sviluppo di competenze STEAM ( Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) con l'utilizzo di tecnologie digitali. 

E da qualche giorno a scuola è arrivato Nao, il robot umanoide che aquest'anno accompagnerà nel percorso didattico in via sperimentale tre classi: la 3C della secondaria di Triuggio, la 1C della scuola secondaria di Albiate e 5A della primaria di Triuggio. Ma già a partire dal prossimo anno l'idea è quella di implementarlo su micromoduli in tutte le classi. 

Balla, parla in lingua ed esplora

"Grazie quindi a questo successo, le referenti del progetto, professoresse Silvia Ros, Cinzia Morazzoni e Clara Zorloni si stanno formando con personale specializzato in robotica e coding avanzato con la Scuola di Robotica di Genova, per poi implementare le attività di robotica educativa attraverso l'utilizzo del robot umanoide NAO. Grazie alle sue caratteristiche uniche, NAO può afferrare oggetti, spostarsi, ballare, esplorare una stanza, interagire con le persone ed esprimere emozioni. NAO è una combinazione unica di hardware e software: consiste di motori, sensori e software guidati da NAOqi, il suo sistema operativo dedicato" spiega ancora la dirigente scolastica Mezzi.

"Non è un videogioco e parliamo di sviluppo di aree cerebrali che lavorano su abilità da un punto di vista cognitivo e metacognitivo" ha aggiunto. "Lavorare con il robot significa doverlo programmare per poterlo fare muovere, e questo comporta anche, tra le altre cose, migliorare le capacità creative e di problem-solving delle alunne e degli alunni, nonché promuovere lo sviluppo delle abilità fondamentali comunicative e interpersonali. Cosa non di poco conto, permette anche alle studentesse e agli studenti di accrescere la capacità di collaborare e spiegare concetti complessi ai compagni".

E Nao in classe consentirà di fare esperienze didattiche interattive e volte a sviluppare le competenze logico-computazionali, di project-management e di problem-solving. Inoltre, sfruttando il metodo del Learning-by-Doing e del Challenge-Based Learning, le alunne e gli alunni dell’IC di Albiate e Triuggio saranno impegnati attivamente nella realizzazione di un progetto di robotica e prenderanno parte a un contest che vedrà sfidarsi tra loro i 23 istituti della rete Arete+4Nao.

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