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Diritti e inclusione / Seregno

Nome fittizio per gli studenti trans: in Brianza c'è solo una scuola dove è possibile

La norma permette agli studenti di utilizzare un nome fittizio che corrisponde all'identità di genere. Intanto in Regione è saltata ancora la mozione "contro" di Fdi

Sono in tutto 247 le scuole che in Italia hanno implementato la carriera alias, ovvero la possibilità  per gli studenti e le studentesse trans di utilizzare un nome fittizio che corrisponda alla loro identità di genere nella burocrazia interna (documenti, registri di classe e così via). I dati sono quelli a disposizione di Agedo (associazione genitori di persone omosessuali) aggiornati a settembre 2023, gli stessi dai quali si evince che in Brianza a oggi c'è un solo istituto che all'interno del suo regolameto contempla tale possibilità.

Un solo istituto, a Seregno

L'istituto in questione è il Comprensivo Stoppani di Seregno, dove le carriere alias per gli studenti sono attiva già dall'ottobre del 2022: "La carriera alias è un accordo tra scuola, studente e famiglia (nel caso di studente minorenne), per favorire il benessere psicologico della persona che, vivendo una situazione di varianza di genere, vede riconosciuto il proprio vissuto attraverso il diritto ad essere nominata, in ambito scolastico, col nome di elezione - si legge a proposito nel regolamento d'istituto - Il nome scelto dalla persona sarà utilizzato nel registro elettronico, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i documenti interni alla scuola aventi valore non ufficiale. Si tratta di una buona prassi che evita a queste persone il disagio di continui e forzati coming out e la sofferenza di subire possibili forme di bullismo. La carriera alias pertanto è un atto di rispetto, oltre che di tutela della privacy, verso le istanze delle persone. Costituisce una buona pratica che, tramite l'utilizzo di una comunicazione rispettosa e non sessista, con l’adeguamento delle documentazioni, con la riorganizzazione degli spazi, con una specifica formazione del personale, può rappresentare occasione di crescita culturale per tutta la comunità scolastica, al fine di promuovere l’inclusione, il rispetto delle differenze, la prevenzione di ogni forma di discriminazione". Un passo in avanti verso ogni forma di discriminazione, dunque, quello fatto dall'istituto seregnese, ma che pure in Brianza non sembrerebbe interessare altre scuole.

Mozione saltata

A tal proposito, proprio le carriere alias a scuola sono tornate in questi giorni al centro della discussione politica. E' saltata infatti per la seconda volta la mozione regionale promossa da Fratelli d'Italia contro le carriere alias nelle scuole e nelle università. Nella giornata di giovedì 7 settembre era fissato il termine ultimo per depositare la mozione in vista della seduta del consiglio regionale di martedì prossimo, ma la mozione non è stata presentata. In precedenza, a luglio, era stata ritirata e rinviata dopo alcune polemiche.

Come spiega MilanoToday qualche giorno fa, in vista della discussione di settembre, un consigliere di Fratelli d'Italia, l'ultra-cattolico bergamasco Pietro Macconi, aveva inviato un'email ai dirigenti scolastici lombardi preannunciando la mozione, e sottolineando che, a suo dire, il nome fittizio non sarebbe legale. Ora, però, a meno che Fdi non chieda la discussione urgente martedì stesso, diventa assai improbabile che il consiglio regionale se ne occupi.

"Quella mozione era talmente discriminatoria e scritta male che anche il resto della maggioranza se n'è vergognato", il caustico commento di Paola Pizzighini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle: "È la seconda volta che Fratelli d’Italia prova a fare propaganda su questo argomento, salvo poi tornare vergognosamente a nascondersi. Confidiamo sia l’ultima". E per Luca Paladini e Michela Palestra (Patto Civico) è "auspicabile che una parte consistente dei consiglieri di centrodestra abbia ben compreso come la difesa del sistema scolastico non passi dall’attacco ai diritti delle persone transgender".

"Viviamo un mondo pieno di discriminazioni: che almeno la scuola rimanga un luogo dove ogni persona possa essere aiutata e sostenuta per essere pienamente se stessa", afferma Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra: "Spero che questa vicenda sia definitivamente chiusa e che finalmente si lavori per dare soluzioni ai problemi e non per crearne di nuovi. In caso contrario siamo pronto per tornare a opporci in consiglio regionale e nelle piazze".

Che cos'è e dove viene usata la carriera alias

La carriera alias prevede che lo studente possa utilizzare un nome fittizio che corrisponda all'identità di genere nella burocrazia interna (documenti, registri di classe e così via). La strada era stata aperta dalle università, per poi essere accolta anche in varie scuole. Nella mozione presentata da Fratelli d'Italia si leggono anche considerazioni giuridiche sul cambio di nome, regolato dal codice civile solo nei casi e con le formalità previste dalla legge e quindi non in ambito scolastico: va però detto che la carriera alias non interviene giuridicamente sul 'prenome' anagrafico, ma solo a livello pratico per rendere più semplice la vita dello studente a scuola o in università.

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