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Iniziativa inclusiva

A Monza gli studenti "speciali" che sono diventati poliziotti per un giorno

I ragazzi sono saliti sulla pantera e hanno scoperto tutti i trucchi per le indagini utilizzati dalla polizia scientifica

Una giornata speciale per studenti "speciali". In veste di poliziotti.

La polizia di Stato della questura di Monza e della Brianza ha aperto le porte ai ragazzi Bes (i ragazzi con bisogni educativi speciali) dell’istituto professionale “Olivetti” di Monza per far conoscere loro le sue attività.  La giornata si è focalizzata sul tema della legalità e in particolare sulle regole di sicurezza dell’ambiente stradale, oltre che a far conoscere più da vicino ai ragazzi il mondo della polizia di Stato. In particolare quello della polizia scientifica, con la quale gli studenti monzesi hanno affrontato la prova della rilevazione delle impronte digitali, e quello degli agenti dell’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che gli studenti hanno potuto scoprire con la visita alla sala operativa della questura.

La giornata giornata si è svolta lunedì 15 gennaio, e ha avuto inizio con il trasporto degli studenti dalla scuola agli uffici di via Montevecchia, a bordo del pullman della polizia di Stato del III Reparto mobile di Milano. Arrivati in questura i ragazzi sono stati accolti dagli operatori dell’ufficio di Gabinetto e dai volontari dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.Che spiegato loro i compiti quotidiani degli agenti sul territorio provinciale. I giovani sono poi stati guidati in un percorso tematico e interattivo legato alle attività istituzionali della polizia di Stato, attraverso la visione del video “Esserci sempre...” e di un video dell’agente speciale Kyra, il cane poliziotto in servizio presso lo scalo aeroportuale di Milano Malpensa.

Ha fatto seguito la lezione riguardante i segnali stradali e il rispetto delle regole del Codice della strada, e la sicurezza alla guida delle due ruote. Con i video dei "crash test" i ragazzi hanno anche potuto vedere da vicino i pericoli che si corrono quando non si allacciano, o non si allacciano correttamente, le cinture di sicurezza nelle autovetture.

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Per ragazzi e le ragazze dell'"Olivetti" la giornata è continuata affiancando gli agenti della polizia Scientifica che hanno dato prova di come viene ricercata e repertata un’impronta digitale, attraverso quelle che dai poliziotti vengono chiamate "polveri magiche". Per concludere, nel pomeriggio, i ragazzi sono saliti sulla pantera della polizia di Stato e visitato la Centrale operativa della questura. Qui, in coro, hanno salutato tramite la radio i poliziotti delle volanti che prestavano servizio sul territorio in quel momento.

"L’iniziativa - hanno chiarito dalla questura - mira a rimarcare la vicinanza della polizia di Stato ai cittadini e ai loro bisogni, rafforzando il senso di inclusione, prossimità e solidarietà che ogni giorno le poliziotte e i poliziotti tentano di trasmettere attraverso il loro impegno quotidiano".

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