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Martedì, 30 Aprile 2024
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La truffa con la (finta) mail di Trenord: "Fate attenzione"

L'avviso della società che gestisce il trasporto ferroviario in regione

Il marchio è vero. Il concorso no. In una parola: una truffa. Negli ultimi giorni sta girando di computer in computer un raggiro su un finto concorso a premi Trenord. L'avviso è arrivato dalla stessa società che gestisce il trasporto ferroviario regionale, che ha pubblicato una nota per invitare tutti a fare "attenzione". 

"È stata rilevata la circolazione di mail e contenuti online che utilizzano illecitamente il marchio Trenord per promuovere un concorso che promette come premi tessere 'Io Viaggio' e gratuità di viaggio. Trenord smentisce di aver attivato iniziative di questo genere. L'azienda si sta già attivando presso le autorità competenti, a tutela propria e dei clienti", hanno chiarito da piazzale Cadorna. 

"Trenord invita chi abbia ricevuto mail o segnalazioni riguardo a detta iniziativa fraudolenta di rivolgersi alle forze dell'ordine. Si invitano i clienti - conclude la nota di Trenord - a diffidare da comunicazioni che non provengono dai canali ufficiali aziendali". 

A inizio anno una truffa simile era stata studiata utilizzando Atm. Una pagina chiamata “Milano Card” - che non ha niente a che fare con l'azienda che propone a turisti ticket per mezzi e musei di Milano - aveva sponsorizzato sui social una sorta di abbonamento annuale al costo di 2 euro. Sulla vicenda aveva fatto luce anche la stessa Atm che in un comunica aveva sottolineato: “In merito alla presunta offerta commerciale, veicolata in questi giorni dalla pagina Facebook di un operatore di servizi, secondo la quale sarebbe possibile ottenere una carta per 12 mesi di viaggi gratuiti in metropolitana, Atm precisa di essere completamente estranea all’iniziativa, nonché di non avere nessun accordo commerciale o di altro tipo con l’operatore”.

Non solo, anche MilanoCard - l'azienda vera - aveva preso le distanze dalla truffa. La società "ha prontamente segnalato l'uso illecito del marchio e della denominazione per la promozione di una falsa offerta", avevano assicurato "Ci dispiace per chi fosse caduto in questa truffa di cui noi stessi siamo vittime - avevano rimarcato dagli uffici di piazza Cavour -. Cliccando sul link, si viene infatti rimandati su un sito non riconducibile né, tanto meno, di proprietà della scrivente. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di procedere a un esposto presso le competenti sedi al fine di indagare su chi abbia messo in atto un'azione evidentemente tesa a screditare il nostro marchio".

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