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Lotta alle truffe

Dal finto prete al falso intervistatore, ecco i videoclip che spiegano ai monzesi come non farsi truffare

L'iniziativa è stata pensata e voluta dal comune per tutelare i cittadini

Dal finto prete al phishing, sono tanti i raggiri cui si rischia di incorrere in casa, in strada e via internet.

A tal proposito partirà in questi giorni la campagna "Non mi freghi!", promossa dal Comune di Monza con il contributo della Regione Lombardia per mettere in guardia i monzesi (specie quelli più anziani e soli) dalle varie forme di truffe - da quelle porta a porta ai raggiri online - e che utilizzerà opuscoli, videoclip e spot radio che insegnano a riconoscere ed evitare i truffatori.

4 tipi di truffa

Sono quattro i tipi di truffa su cui si concentra il vademecum predisposto dal comune: le frodi che avvengono a casa, in strada, online e gli imbrogli escogitati da cartomanti, sedicenti maghi e "santoni". Per ogni tipo di truffa vengono indicati i metodi di prevenzione e le accortezze da seguire per evitare o affrontare i raggiri, ma soprattutto vengono elencati i più comuni inganni che ricadono in ognuna delle quattro categorie. Per consentire ai cittadini di riconoscere le varie truffe tramite tattiche e schemi ricorrenti, spesso riproposti da molti anni dai truffatori.

I contenuti e gli obiettivi

"Non mi freghi!" fornisce informazioni pratiche ed esempi concreti per riconoscere le truffe, per imparare a difendersi e per conoscere le azioni da intraprendere quando si subiscono i raggiri anche con l’obiettivo di condividere le esperienze vissute per affrontare il disagio e il senso di colpa che derivano dall’essere vittima.

I consigli generali anti truffa

Ridurre al minimo l’utilizzo dei contanti, prestare attenzione ai tesserini di riconoscimento, non farsi distrarre, diffidare dalle apparenze e da approcci troppo lusinghieri o da offerte molto vantaggiose, non fornire informazioni al telefono e alcune cautele sulla sicurezza delle transazioni online: sono questi i primi suggerimenti che presenta il manuale, cui segue la descrizione di casi concreti ed esempi di raggiro tra i più diffusi, tra cui la "truffa del catalogo" e il "finto sacerdote" in casa, la "truffa dell’intervista" e la "truffa della frutta" in strada, il "phishing" o la "truffa della donazione" in internet.

La campagna informativa

La campagna comprende 4 brevi videoclip che saranno diffusi anche sui canali social newtwork del comune, uno per ogni tipologia di raggiro, oltre a spot radiofonici e al volume informativo diviso in 5 capitoli, il primo contiene consigli generali e i seguenti approfondiscono le truffe sopra elencate. L’opuscolo è disponibile gratuitamente in tutte le sedi comunali, le biblioteche i centri civici, nei centri anziani e nelle farmacie comunali, agli Infopoint e allo Sportello al Cittadino di Piazza Carducci 6.

"Abbiamo studiato i contenuti e la grafica della campagna pensando gli anziani - spiega l’assessore al Welfare e Salute Egidio Riva - Il linguaggio semplice, non banale, e la grafica sono pensati per aiutare gli anziani a riconoscere e prevenire le truffe, nonché a denunciare tale odioso reato. C’è infatti il rischio che le vittime di truffa, già provate psicologicamente, a causa della vergogna finiscano per chiudersi in se stesse e isolarsi. È importante, invece, sostenerle, incoraggiarle a non avere paura e trovare la forza di parlarne".

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