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Cosa fare in caso di rapina?

Dopo la rapina al Gigante di Cesano l'azienda tenta di porvi rimedio: a nostro parere complicando ulteriormente la situazione dei lavoratori

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

Cosa fare in caso di rapina?

Questa è la domanda che la U.G.L. ha posto alle addette alla cassa centrale del Gigante di Cesano Maderno e nessuna ha saputo rispondere.

All'indomani della visita di malviventi al supermercato Il Gigante di Cesano Maderno per effettuare un prelievo di soldi, la U.G.L. si è interrogata sulla preparazione ad affrontare situazioni di crisi delle addette alla cassa centrale. Con nostra sorpresa ci siamo resi conto che la Direzione di un gruppo della grande distribuzione con circa sei mila dipendenti non fornisce ai suoi addetti una formazione anche minima su come comportarsi in caso di rapina.

Come se non bastasse, dopo l'episodio del 5 febbraio un gruppo di tecnici inviati dall'Azienda ha modificato il ritardo di apertura dei temporizzatori installati sulle casseforti, aumentando i minuti di attesa. Ovviamente ci auguriamo che di questi episodi non se ne debba parlare più, ma sappiamo com'è la realtà, e non osiamo immaginare in quale situazione possano venire a trovarsi le sventurate addette, le quali, dovranno cercare di spiegare ai prossimi rapinatori che la cassaforte non si può aprire prima che siano passati un po' minuti. Minuti che per loro sotto la minaccia delle armi sembreranno un eternità.

Quale pensate che possa essere la reazione di un rapinatore che si sente dire che non è possibile aprire una cassaforte prima che sia passato un po' di tempo? Avevamo chiesto al Gigante interventi per tutelare i suoi dipendenti ed i clienti ma sembra che stiano andando in direzione opposta. Anche i lavoratori sono rimasti sbigottiti di fronte a questa presa di posizione.

Se l'azienda il Gigante continuerà sulla strada intrapresa non escludiamo di avviare forti iniziative finalizzate a far cambiare direzione, compreso lo strumento legittimo dello sciopero. Queste iniziative comporteranno anche il coinvolgimento delle autorità pubbliche.

Ci auguriamo che nei prossimi incontri con l'azienda si possano trovare soluzioni atte a soddisfare le richieste di sicurezza dei dipendenti e dei clienti.

U.G.L. Terziario

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