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Cronaca

Tentato omicidio e rapina, nuova accusa per la 19enne coinvolta nell'agguato di San Rocco

Spunta una nuova accusa per la studentessa di Sesto San Giovanni presunta mandante del tentato omicidio ai danni di un 27enne avvenuto a Monza lo scorso 15 settembre

E' accusata di tentato omicidio, in concorso con altri due giovanissimi, per l'agguato finito nel sangue avvenuto lo scorso 15 settembre, a Monza, domenica pomeriggio ai giardinetti di San Rocco ai danni del suo ex fidanzato, un ragazzo di 27 anni. La presunta mandante dell'agguato, una studentessa di 19 anni di Sesto San Giovanni, Marina S., ora è accusata anche di rapina. 

Ragazzo accoltellato ai giardinetti a Monza

Dopo l'aggressione, messa a segno con sette coltellate, alla vittima, che pochi istanti prima dell'agguato era seduta su una panchina proprio in compagnia della giovane che lo avrebbe "attirato" nella trappola, era sparito il telefono. Un Samsung Galaxy A50. Lo stesso modello di telefono che sarebbe stato oggetto di alcune ricerche sul web da parte della ragazza insieme al suo valore commerciale secondo quanto appurato dalle indagini svolte dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Monza.

Tra le ricerche effettuate in rete dalla 19enne spunta anche quella relativa al reato di "Falsa testimonianza". La studentessa si sarebbe informata sulle conseguenze penali forse proprio dopo essersi presentata in caserma, dai carabinieri di Sesto San Giovanni, due giorni dopo il sanguinoso agguato per dichiarare di essere estranea ai fatti, addossando la responsabilità dell'accaduto sul suo attuale fidanzato, un ragazzo di vent'anno italo-egiziano di Muggiò che - a suo dire - avrebbe agito accecato dalla gelosia. Secondo quanto emerso dalle indagini dei militari monzesi invece sarebbe proprio lei la "mente" dell'agguato e la mandante del tentato omcidio il cui movente però ad oggi resta ancora sconosciuto.

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