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Espulsioni

Lite in strada, accoltella un uomo che poi muore: 36enne espulso

Con lui sono stati allontanati altri due irregolari con gravi precedenti per spaccio e violenza

Durante una lite in strada ha accoltellato un suo connazionale che il giorno dopo è morto.

Nella giornata di lunedì 11 dicembre la questura di Monza e Brianza ha disposto il rimpatrio per un cittadino tunisino di 36 anni già condannato nel 2014 alle pena di 10 anni di reclusione per omicidio. L'uomo, nel 2013, a seguito di una lite in strada aveva infatti accoltellato un suo connazionale che il giorno dopo è morto a Brescia.

Già condannato nel 2009 a 3 anni e 4 mesi per spaccio,  nel 2011 era stato accompagnato alla frontiera a seguito di provvedimento del magistrato di sorveglianza di Sassari . Rientrato illegalmente in Italia, la condanna per omicidio nel 2014 lo ha portato in carcere. Ove in aggiunta si e' reso responsabile di reati di violenza resistenza, incendio, oltraggio a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere, danneggiamento e procurato allarme. Ora l'uomo è stato rimpatriato.

Sempre in settimana gli agenti della polizia di stato hanno eseguito altri due accompagnamenti presso i Cpr di Milano e di Bari disposti dal questore.

Il primo accompagnamento ha interessato un 21enne egiziano gia’ trattenuto presso un Cpr a seguito di rigetto dell’istanza di protezione internazionale da parte della Commissione Territoriale di Verona - Sezione di Treviso e dopo aver dichiarato diverse identità. Giovedì 7 dicembre è stato nuovamente arrestato dalla squadra mobile della questura di Monza per spaccio di sostanze stupefacenti davanti alla stazione ferroviaria e dopo il giudizio direttissimo è stato espulso. L'uomo risulta già gravato da diverse denunce per spaccio, resistenza e porto di oggetti atti ad offendere.

Sempre nella giornata di lunedì 11 dicembre, infine, un cittadino egiziano è stato accompagnato presso il Cpr di Milo. L’uomo, scarcerato dalla casa circondariale di via Sanquirico lo scorso ottobre, aveva terminato di scontare la pena di oltre un anno di reclusione per i reati di rapina, lesioni e tentato furto aggravato. Il giorno della scarcerazione l'uomo ha  presentato istanza di protezione internazionale che è stata però rigettata dalla Commissione Territoriale di Monza con conseguente obbligo di rimpatrio. Decorsi inutilmente i termini per il ricorso senza che venisse concessa la sospensiva, ne è stato disposto il trattenimento.

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