rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, dimessi i primi due pazienti della zona rossa. Fontana: "Siamo sulla giusta strada"

Nel frattempo i contagiati sono 1.254 ma 472 sono asintomatici. Ecco le ultime notizie

Continua la lotta contro la diffusione del Coronavirus in Lombardia. E nel pomeriggio di lunedì i primi due pazienti provenienti dalla "zona rossa" sono stati dimessi dall'ospedale Sacco di Milano. Il fatto è stato reso noto dall'assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera. 

Nel frattempo continua la cavalcata dell'agente patogeno: in Lombardia i contagiati sono 1.254. Di questi 478 sono ricoverati negli ospedali mentre 127 si trovano in terapia intensiva. I positivi asintomatici, invece, sono 472. I decessi, infine, sono arrivati a quota 38; sono quasi tutte persone anziane e molti con diverse patologie pregresse.

Ed è la fascia più anziana della popolazione quella più a rischio: "Il 53% delle persone positive al virus hanno più di 65 anni e sempre gli ultra 65enni sono il 68% dei pazienti ricoverati in terapia intensiva", ha precisato Gallera lanciando un appello all'anello più vulnerabile della catena: "Limitate al minimo i contatti sociali".

Nel frattempo scuole e università della Regione restano chiuse e lo stesso provvedimento è in vigore anche per teatri e cinema. Tutto (almeno) per un'altra settimana. L'obiettivo è sempre uno solo: limitare la diffusione dell'agente patogeno.

Coronavirus, Fontana: "Siamo sulla strada giusta"

"Sono convinto che siamo sulla strada giusta che le misure sono giuste e che presto potremo dare delle rassicurazioni complete ai nostri cittadini", ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana in collegamento video durante la conferenza stampa in Regione per il punto sul Coronavirus.

Coronavirus, un caso a Seregno

Nel pomeriggio di lunedì, inoltre, il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, ha confermato la presenza di un caso di coronavirus nella sua cittadina. "Sono in stretto contatto con le autorità sanitarie — ha dichiarato il primo cittadino — i controlli a chi gli è più vicino sono partiti già ieri, e le notizie sono tranquillizzanti e rassicuranti".

Lombardia, un assessore positivo al Coronavirus

Nella mattinata di lunedì 2 marzo il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha fatto sapere attraverso una nota che l'assessore allo sviluppo economico della Lombardia, Alessandro Mattinzoli, è positivo al test del Coronavirus. "Tutta la Giunta si sottoporrà ai test di accertamento — hanno precisato Fontana e Gallera —. Per questo siamo stati costretti a rinviare la visita agli ospedali di Lodi, Codogno e Cremona".

"Una volta ottenuti gli esiti, attiveremo le procedure previste dai protocolli di Regione Lombardia, condivise con il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di sanità per i contatti diretti", ha aggiunto l'assessore al Welfare Giulio Gallera.

"Sto riposando e sono assolutamente tranquillo", ha detto Mattinzoli che attualmente si trova al pronto soccorso dell'ospedale di Desenzano (Brescia). "Desidero rivolgere un ringraziamento al direttore generale dell’Asst Garda e a tutto lo staff del Pronto soccorso di Desenzano: mi stanno seguendo con umanità e competenza — ha fatto sapere attraverso una nota —. Sono convinto che guarirò in fretta come tutti i contagiati, ma da assessore allo Sviluppo Economico non posso non pensare all’economia lombarda e nazionale che ora più che mai ha bisogno di una grande mano per poter ripartire più forte di prima".

Coronavirus, ecco una tenda per il pretriage del San Gerardo

La Provincia Monza e Brianza con la sua Protezione civile ha risposto alla richiesta della Sala Operativa Regionale di Protezione Civile: 9 volontari hanno allestito una tenda pneumatica esterna al Pronto soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza che sarà utilizzata per le attività di pretriage: per differenziare i percorsi ospedalieri, per ridurre il rischio di contagio degli utenti con altri quadri clinici e per contenere il rischio di contaminazione degli ambienti.

"I nostri volontari sono stati chiamati a dare un contributo anche nella gestione di questa emergenza che stiamo affrontando facendo gioco di squadra tra istituzioni — Ha spiegato il Presidente della Provincia MB Luca Santambrogio —. Ringrazio per la tempestività con cui la nostra protezione civile ha risposto alla richiesta dalla Unità Crisi di Protezione civile attivandosi per riuscire entro la giornata a mettere a disposizione una struttura che aiuterà a gestire con maggior sicurezza gli accessi al pronto soccorso di pazienti considerati a rischio, tutelando anche il personale sanitario".

La tenda occupa uno spazio davanti al Pronto Soccorso pari a 8 metri per 5 metri e sarà gestita dal personale ospedaliero. Come da indicazioni ricevute da Regione Lombardia, la struttura non dovrà essere presidiata dai volontari di protezione civile che rimarranno invece a disposizione per eventuale gestione di manutenzione nel caso di malfunzionamento o rotture nella struttura in questione.

Trenord, -60% di passeggeri

Trenord ha fatto sapere in una nota che i passeggeri sono calati di circa 300mila unità nella settimana di emergenza sanitaria legata al coronavirus. Sono state apportate delle modifiche a orari e corse: eccole.

Emergenza Coronavirus: ecco le misure del nuovo decreto

I principali divieti per limitare la diffusione del nuovo Coronavirus, già in vigore la scorsa settimana, sono stati confermati dal governo con un apposito decreto firmato domenica 1 marzo, che recepisce le richieste delle autorità regionali.

Si ferma lo sport (ma non lo sci)

Si ferma anche lo sport, ma sono consentiti allenamenti e competizioni a porte chiuse; vige anche il divieto di trasferta per i tifosi provenienti dai territori interessati dal decreto. Un milanese non potrà quindi assistere a una partita di calcio a Lecce o a Cagliari. Possono invece tenere aperti i comprensori sciistici, a patto che i gestori limitino l'accesso a un numero pari al massimo a un terzo della capienza di funicolari e funivie varie.

Anche per la formazione sono state previste eccezioni: oltre a tutte le attività di didattica online, si potranno svolgere normalmente i corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

Bar, ristoranti, musei: distanza di un metro

Bar, ristoranti e pub potranno tenere aperto, a condizione che il servizio sia espletato solo per i posti a sedere. Altre attività commerciali potranno tenere aperto, a patto di contingentare gli ingressi ed evitare assembramenti, così come i musei e i luoghi di cultura. Condizione per tutti: i visitatori, utenti, clienti dovranno poter restare ad almeno un metro di distanza l'uno dall'altro. Limitazioni confermate nell'accesso agli ospedali e residenze per non autosufficienti da parte dei visitatori.

Negozi nei centri commerciali: aperti nel weekend

Via libera, infine, ai centri commerciali, che nel weekend del 29 febbraio-1 marzo hanno sperimentato uno "stop" particolare con apertura di farmacie, supermercati, bar e ristoranti e chiusura per tutti gli altri negozi. Nel weekend del 7-8 marzo tutti i negozi potranno invece tenere aperto, tranne che nelle province di Piacenza, Bergamo, Lodi e Cremona, dove continueranno a valere le regole di questo weekend.

Palestre e terme sospese, le messe ricominceranno

Restano sospese (in Lombardia e a Piacenza) le attività di di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (salvo per erogare prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza). Infine restano sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico, aperto al pubblico o privato: grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose e così via. Ma i luoghi di culto potranno aprire, a condizione, anche qui, di evitare assembramenti e garantire ai frequentatori la distanza di un metro l'uno dall'altro. I vescovi lombardi si riuniranno il 2 marzo per valutare come organizzare le celebrazioni: intanto, per il 2 marzo, le chiese della Lombardia resteranno aperte solo alla preghiera individuale.

Zona rossa ancora off limits

Rimangono infine rigidissime le limitazioni nei dieci Comuni della zona rossa lombarda (Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D'Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini) e nel Comune veneto di Vo'. In particolare vige il divieto di accesso o allontanamento dal proprio Comune, la sospensione di ogni forma di manifestazione pubblica, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado (salvo la didattica online), la chiusura dei musei e degli uffici pubblici (salvo i servizi essenziali con modalità decise dal prefetto), la chiusura di tutti i negozi (salvo quelli di pubblica utilità e di prima necessità), la sospensione dei trasporti (anche non di linea), la chiusura delle aziende (salvo l'erogazione di servizi essenziali e di pubblica utilità e salvo il lavoro a distanza), la sospensione dal lavoro per i residenti che svolgono la propria attività fuori dalla zona rossa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, dimessi i primi due pazienti della zona rossa. Fontana: "Siamo sulla giusta strada"

MonzaToday è in caricamento