Picchiano e rapinano il coinquilino perché chiude la porta: arrestati
Gli aggressori, due nigeriani, hanno picchiato la vittima con calci e pugni e lo hanno derubato. L’uomo, secondo i suoi coinquilini, era colpevole di chiudere la porta della sua stanza
Lo hanno picchiato violentemente. Poi, gli hanno rubato il portafogli, i documenti, i bancomat e due cellulari. Quindi, malconcio, lo hanno costretto a fuggire dalla casa per mettersi in salvo. Il tutto perché la vittima, un cittadino extracomunitario, aveva rifiutato di seguire le “regole” dell’appartamento, scelte e imposte dai suoi due aggressori.
Lunedì, un ventottenne di origine nigeriana, già ai domiciliari, e un trentatreenne, anche lui nigeriano, sono stati arrestati dai carabinieri di Arcore in flagranza dei reati di rapina e lesioni personali.
I due, domiciliati in un’abitazione di Usmate Velate, avevano affittato una stanza dell’appartamento ad un terzo cittadino extracomunitario. Dopo una lite, scoppiata verosimilmente perché i nigeriani pretendevano che il coinquilino lasciasse sempre aperta la porta della sua stanza, i due aggressori hanno colpito lo straniero con calci e pugni in varie parti del corpo. Quindi, dopo averlo ferito, gli hanno rubato un portafogli con sessanta euro, tutti i documenti, le carte bancomat e due cellulari.
Dopo l’aggressione, la vittima è riuscita a fuggire e a chiedere aiuto, da una cabina telefonica, ai carabinieri. I militari intervenuti sul posto hanno recuperato la refurtiva, che è stata restituita all’uomo, e hanno arrestato i due nigeriani, che ora si trovano nel carcere di Monza.