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Sventata truffa / Desio

Fa fermare il truffatore dello specchietto: "Grazie ai carabinieri, mi hanno guidato passo passo"

Gianni Secchi, 58 anni disabile di Desio ha raccontato la brutta avventura finita bene grazie alla sua telefonata al 112

"Non so come mi sia venuta in mente l'idea di chiamare i carabinieri e far arrestare il truffatore ma ho voluto scrive il post su Facebook per ringraziare il nucleo operativo. Ho parlato con il maresciallo e non è giusto che si dica solo che quando i ladri rubano serve anche dire quando li arrestano. E i carabinieri di Desio sono stati meravigliosi". A raccontato per telefono la sua brutta avventura, fortunatamente finita bene, è Gianni Secchi, 58 anni di Desio. Nei giorni scorsi ha fatto denunciare un 19enne di origine rom che a bordo di una Volkswagen polo ha tentato di truffarlo chiedendogli 130 euro per uno specchietto rotto. 

"A gennaio ho preso il covid. Sono diabile e ho ancora parecchi trascichi di salute dovuto al virus: sono claudicante e sono andato al San Gerardo per riportare alcune apparecchiature per alcuni esami che ho fatto - ha raccontato ancora il desiano - Sono uscito dall'ospedale ho ripreso la macchina nel parcheggio e stavo per fermarmi a fare colazione prima di tornare a casa quando ho sentito un tonfo secco. Ero in via Paganini, dove ci sono macchine parcheggiate su entrambi i lati della strada. Mi sono fermato e mi ha avvicinato un ragazzo che mi ha detto che gli avevo rotto lo specchietto".

Sul momento il desiano 58enne ha pensato di aver veramente accidentalmente provocato il piccolo incidente. "Ho controllato il mio specchietto ma aveve solo un segno che mi sembrava non compatibile con il danno provocato all'altra auto. Lo specchietto era rotto - ha spiegato ancora la sua brutta disavventura - Mi ha chiesto di non usare l'assicurazione, di non fare la costatazione amichevole anche se io ero in regola, che poi aumentava il premio, la franchigia non copriva i danni.  Mi ha chiesto 130 euro ma io non avevo soldi in contanti. Mi ha chiesto se avevo il bancomat ma gli ho risposto che avevo una postepay vuota. Allora ha iniziato a chiedermi dove abitavo, se ero solo e di andare a casa a prendere i soldi". 

La provvidenziale telefonata all'Arma 

Le insistenti domande del giovane truffatore hanno fatto insospettire Gianni Secchi che ha però acconsentito di farsi seguire in auto per andere al suo domicilio a Desio. "Appena sono salito in auto ho chiamato i carabinieri. Mi hanno passato il nucleo operativo. Mi hanno guidato passo passo per tutto il tragitto: mi hanno detto che strada fare e mi hanno guidato fino alla caserma - ha spiegato ancora il desiano - Quando sono arrivato e ho girato nel parcheggio di fronte ai carabinieri, il ragazzo sulla Polo bianca che mi stava seguendo da Monza ha capito e ha provato a scappare. Nel parcheggio erano già pronte due auto che lo hanno fermato poco più avanti". 

Una vicenda fortunatamente finita bene. "Il ragazzo è stato fermato, adesso bisogna capire cosa deciderà il giudice. Anche l'auto è stata sequestrata. Nel vano della portiera del guidatore è stato trovato uno straccio con dentro diverse pile stilo, mi hanno spiegato che lo usato per provocare il botto e simulare l'incidente. Aveva precedenti dello stesso tipo e quando lo hanno fermato ha detto solo di chiamare il suo avvocato - ha concluso il racconto il 58enne - Ringrazio ancora il maresciallo, il nucleo operativo e tutti i carabinieri di Desio per quello che hanno fatto. Lo ribadisco: sono stati veramente meravigliosi".

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