Prostituzione, blitz nella bergamasca: 47 ordinanze cautelari
I carabinieri di Bergamo hanno portato alla luce un giro di sfruttamento della prostituzione gestito da presunti gruppi criminali di origine romena, albanese e italiana
Un nuovo colpo allo sfruttamento della prostituzione è stato messo a segno dai carabinieri nella bergamasca dove dalle prime ore di mercoledì mattina le forze dell'ordine hanno eseguito 47 provvedimenti cautelari.
A essere stati colpiti dalle ordinanze emesse dal gip di Bergamo sono stati cinque presunti gruppi criminali composti da italiani, romeni e albanesi
Lo sfruttamento della prostituzione si consumava soprattutto lungo la provinciale 525, dove già tempo fa i carabinieri avevano sgominato un'altra banda che costringeva le ragazze a stare sulla strada.
Qui tra i comuni di Osio Sotto, Osio Sopra, Dalmine, lungo la provinciale 48 bis a Boltiere e anche in appartamenti le ragazze erano sfruttate e costrette a vendersi.
A far partire l'indagine era stata nel 2013 la denuncia per violenza sessuale di una prostituta romena.
La rete dello sfruttamento che gli inquirenti hanno portato alla luce era organizzata gerarchicamente: al vertice c'erano i proprietari dei luoghi dove le ragazze si vendevano, poi i controllori che si assicuravano che non ci fossero intrusioni da parte di altri gruppi criminali rivali, poi gli sfruttatori veri e propri a cui spettava far prostituire le ragazze dopo aver pagato i proprietari e al gradino più basso di questa catena criminale c'erano gli italiani che accompagnavano nei luoghi pattuiti le ragazze.