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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Prostituzione, blitz nella bergamasca: 47 ordinanze cautelari

I carabinieri di Bergamo hanno portato alla luce un giro di sfruttamento della prostituzione gestito da presunti gruppi criminali di origine romena, albanese e italiana

Un nuovo colpo allo sfruttamento della prostituzione è stato messo a segno dai carabinieri nella bergamasca dove dalle prime ore di mercoledì mattina le forze dell'ordine hanno eseguito 47 provvedimenti cautelari.

A essere stati colpiti dalle ordinanze emesse dal gip di Bergamo sono stati cinque presunti gruppi criminali composti da italiani, romeni e albanesi

Lo sfruttamento della prostituzione si consumava soprattutto lungo la provinciale 525, dove già tempo fa i carabinieri avevano sgominato un'altra banda che costringeva le ragazze a stare sulla strada.

Qui tra i comuni di Osio Sotto, Osio Sopra, Dalmine, lungo la provinciale 48 bis a Boltiere e anche in appartamenti le ragazze erano sfruttate e costrette a vendersi.

A far partire l'indagine era stata nel 2013 la denuncia per violenza sessuale di una prostituta romena.

La rete dello sfruttamento che gli inquirenti hanno portato alla luce era organizzata gerarchicamente: al vertice c'erano i proprietari dei luoghi dove le ragazze si vendevano, poi i controllori che si assicuravano che non ci fossero intrusioni da parte di altri gruppi criminali rivali, poi gli sfruttatori veri e propri a cui spettava far prostituire le ragazze dopo aver pagato i proprietari e al gradino più basso di questa catena criminale c'erano gli italiani che accompagnavano nei luoghi pattuiti le ragazze. 

La crudeltà con cui gli aguzzini sfruttavano le giovani era senza limiti: una di loro era stata costretta a "lavorare" nonostante fosse incinta e l'hanno lasciata sul marciapiede fino a che non le si sono rotte le acque.

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