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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Si fingono della guardia di finanza per fare rapine: nella banda anche due veri finanzieri

Sgominata la rete di malviventi: dieci gli arresti in totale. Tra di loro anche un uomo di Monza, un 52enne arcorese e un 68enne di Lissone. Le indagini sono partite da una rapina commessa a Milano

Simulavano un controllo fiscale e poi rapinavano le loro vittime.

Nei loro blitz facevano irruzione mostrando pettorine e distintivi della guardia di finanza e poi, con modi aggressivi, "sequestravano" la merce da rubare e scappavano: grazie all'operazione condotta dalla compagnia Duomo dei carabinieri di Milano è stata smantellata una banda nella quale operavano anche due veri militari delle Fiamme Gialle.

Tra gli arrestati, dopo un uomo di Lissone di 47 anni e un monzese di 46 anni, G.A. che curava l'aspetto logistico dei colpi e metteva a disposizione le auto insieme a un uomo di 52 anni di Arcore.

Le indagini degli uomini dell'arma prendono il via dopo una doppia rapina del 28 marzo 2014: in quell'episodio i banditi si sono spinti a fare un colpo a pochi numeri civici di distanza dalla stazione dei carabinieri di Porta Sempione, in via Tolentino. In pieno giorno, cinque finti finanzieri sono entrati in casa di una donna di 60 anni: dopo averla costretta a consegnare i suoi preziosi, sotto minaccia, erano riusciti a farsi accompagnare nell'appartamento della sorella, una 57enne residente in via Vincenzo Monti, dove rubano altri gioielli e monili per un totale di 200mila euro.

Dopo circa tre mesi di indagini, i carabinieri risalgono ad uno dei responsabili grazie ad un'impronta digitale lasciata in una delle abitazioni: si tratta di un pregiudicato che viene arrestato. Le sue dichiarazioni, danno un'ulteriore spinta alle analisi investigative e permettono di sventare una rapina in una villa a Dalmine (Bg), il 14 ottobre 2014.

Con lo stesso modus operandi, la banda aveva cercato di colpire nella propria abitazione un noto e ricco truffatore, entrato e uscito più volte dal carcere, di origine rom, Ratko Dragutinovic.

Il blitz dei carabinieri porta all'arresto di quattro persone tutte residenti tra la Brianza e il Milanese tra cui anche un appuntato della Guardia di Finanza. 

Dopo gli arresti nel bergamasco, gli investigatori della Compagnia Duomo, guidati dal maggiore Francesco Novi, proseguono le indagini e scoprono che pochi giorni prima del colpo a Dalmine il gruppo aveva provato un'altra rapina a Valenza (Al). Il 6 ottobre avevano finto un controllo presso la ditta Batazzi Metalli Preziosi ma una volta dentro, hanno notato le telecamere, e con una scusa si sono allontanati. Il titolare insospettito aveva consegnato i filmati alle forze dell'ordine.

A distanza di mesi, sono arrivati gli arresti del resto della banda. All'alba di mercoledì 22 aprile 2015 sono stati arrestate altre cinque persone. Per tutti loro le accuse sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, reati in materia armi, ricettazione; uso di segni distintivi contraffatti e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

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