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Cronaca

Fondi della Lega, indagato l'assessore regionale Galli: perquisizioni anche a Monza

L'accusa è stata ipotizzata dal pubblico ministero di Genova nell'ambito dell'inchiesta sui 49 milioni di euro di rimborsi elettorali. La guardia di finanza ha perquisito la sede dell'Associazione Maroni presidente

L'assessore all'autonomia e alla cultura della regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, è indagato dalla procura di Genova nell'ambito dell'inchiesta sui 49 milioni dei fondi della Lega. L'accusa ipotizzata dai magistrati è quella di riciclaggio di parte del denaro. 

L'indagine e l'ipotesi di riciclaggio

La guardia di finanza ha effettuato perquisizioni a Milano, Monza e Lecco negli uffici e nei domicili dell'Associazione Maroni Presidente, di cui Galli è presidente. L'ipotesi di riciclaggio nasce dall'inchiesta condotta dalla procura di Genova, scaturita da quella sui rimborsi elettorali, che la Lega avrebbe ottenuto ai danni del Parlamento tra il 2008 e il 2010, falsificando rendiconti e bilanci.

Lo scorso agosto una sentenza della Cassazione ha dichiarato prescritti i reati per Umberto Bossi e Francesco Belsito, confermando tuttavia la confisca dei 49 milioni al partito. Galli risulta indagato per il presunto riciclaggio di parte di questi fondi, che da settembre la Lega sta restituendo allo Stato in forma rateale.

Il commento di Maroni

L'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni si è chiamato fuori dall'indagine per riciclaggio della  Procura di Genova che vede indagato l'assessore regionale Stefano  Bruno Galli. "In merito alle indagini che riguardano un'associazione che porta il  mio nome (creata per le elezioni regionali del 2013) preciso - scrive  su Facebook - di non aver mai avuto in essa alcun ruolo gestionale né operativo. Sono tuttavia certo della correttezza della gestione da parte del presidente e dei consiglieri".

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