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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il provvedimento / Lissone

Aggressioni, liti e pregiudicati tra i clienti: chiuso un bar di Lissone

Il provvedimento

Aggressioni, liti e clienti intenti a cosumare alcol fino a tarda notte. La polizia a Lissone ha chiuso un bar per venti giorni. Nella mattina di mercoledì 4 ottobre, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza (UPAS) e i militari dell'Arma di Lissone, hanno eseguito il provvedimento di chiusura ex art. 100 T.U.L.P.S (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) nei confronti di un locale cittadino. Il provvedimento cautelare è stato disposto dal questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

Secondo quanto ricostruito dalla questura infatti sono state "diverse le segnalazioni da parte della Stazione Carabinieri di Lissone dalle quali è emerso un quadro preoccupante sotto il profilo della sicurezza pubblica derivante dalla particolare ed allarmante frequentazione del pubblico esercizio, ove un gran numero di avventori dediti all’uso smodato di bevande alcoliche stazionando stabilmente fuori dal locale, per tutta la sera del weekend, fino a notte inoltrata con schiamazzi liti ed aggressioni che rendono insostenibile la permanenza nelle proprie abitazioni dei residenti della zona, limitandone altresì la libertà di uscire in sicurezza, come dimostrato dalle numerose segnalazioni fatte al numero di emergenza dei Carabinieri di Lissone e l’esposto presentato dai residenti della zona ai militari".

Durante i controlli effettuati sul territorio sarebbe emerso anche che l’esercizio pubblico era "ritrovo abituale di persone gravate da numerosi precedenti per reati di minaccia, rissa, lesioni, ubriachezza, rapina, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, interruzione di pubblico servizio, furto, guida in stato di ebbrezza dall’abuso di sostanze alcoliche, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, detenzione e uso personale di stupefacenti. Alcuni stabili avventori risultano anche gravati da provvedimenti di divieto di accesso ai locali pubblici".

Nel locale si sarebbero verificate anche "liti ed aggressioni perpetrate dagli stessi avventori del bar in diverse circostanze, che, spesso in evidente stato di alterazione dall’abuso di sostanze alcoliche, ponevano in essere condotte antigiuridiche pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica". A testimoniare quanto accadeva, secondo quanto rilevato dalla questura, ci sarebbero anche dei video circolati sui social network "che dimostravano le intemperanze dei clienti, i quali, anziché mantenere un atteggiamento più ossequioso della normativa vigente nel rispetto del vivere civile, consumavano bevande alcoliche, addirittura con numerose bottiglie che venivano stappate nello spazio adiacente il gazebo esterno del locale, sebbene in occasione della notifica di un esposto presentato dai residenti della zona, fosse stata fatta una sensibilizzazione al rispetto di una corrretta gestione del pubblico esercizio".

Ora il locale dovrà restare chiuso per venti giorni. 

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