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Cronaca

Bavagli rossi sui monumenti anche a Monza, è la protesta contro la censura di CasaPound

Diversi i monumenti monzesi su cui venerdì mattina i militanti hanno apposto un bavaglio simbolico. Polemica dell'Anpi sull'incontro in programma il prossimo 25 ottobre in città

Un bavaglio rosso sulle statue di tutta Italia e sui monumenti, anche a Monza.

Venerdì mattina ai monzesi non è passato inosservato il "blitz" di protesta che CasaPound ha messo in atto anche nel capoluogo brianzolo. Un bavaglio rosso è apparso su diversi monumenti e statue cittadine, dal Re de Sass in piazza Citterio ai Leoni del ponte omonimo in centro città. 

Il gesto rappresenta un'iniziativa coordinata dei militanti del movimento, andata in scena in contemporanea in tutta Italia, come protesta per la decisione di oscurare le pagine e i profili social di Facebook e Instagram di CasaPound. 

“Un bavaglio apposto dai militanti di CasaPound sulle statue di tutta Italia, questa la simbolica protesta con la quale il movimento della tartaruga frecciata ha inteso continuare a tenere alta l’attenzione sulla censura in Rete, a 40 giorni dalla disattivazione delle sue pagine e dei profili dei suoi attivisti da parte delle piattaforme Facebook e Instagram e in attesa della prima udienza della causa intentata contro i siti di Mark Zuckerberg, fissata per il 13 novembre” si legge sul sito internet del movimento.

Nei giorni scorsi contro il movimento di estrema destra si è schierato anche l'Anpi Monza e Brianza che, insieme a Cgil Cisl e Uil, ha condannato "fermamente la decisione del Comune di Monza di concedere la Sala Maddalena, uno spazio pubblico, per un convegno indetto da chi come Casa Pound si autodefinisce “fascista del terzo millennio”.

“E`vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” recita la nostra Costituzione. Non si transige. E’ vietato! Le norme vigenti prevedono la galera per chi “(…) rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.” Quale legittimità democratica può vantare chi in questi anni ha subito condanne per aver organizzato manifestazioni violente contro l’arrivo di richiedenti protezione internazionale? E’ questo il solo modo di Casa Pound di guardare a un’“immigrazione senza veli e ipocrisie”. CGIL CISL UIL Monza Brianza sono da sempre impegnate per una società davvero accogliente, inclusiva e solidale. Democrazia, lavoro ed antifascismo sono dei per noi dei patrimoni irrinunciabili senza i quali la nostra società sarebbe, a partire dai luoghi di lavoro ma non solo, meno giusta. Per questo condanniamo la disponibilità della Amministrazione comunale di Monza e chiediamo che quest'ultima intervenga con le proprie politiche a migliorare la condizione sociale di lavoratori, pensionati e cittadini così rimuovendo sentimenti di odio e Intolleranza "senza veli e ipocrisie" hanno fatto sapere attraverso una nota.

In merito all'incontro "Oltre il Confine" in programma il prossimo 25 ottobre aveva suscitato non poche polemiche la decisione di prendervi parte di Massimo Ghilardi, sindaco di Cinisello Balsamo. "Oltre il confine è proprio dove si è spinto quello che dovrebbe essere il primo cittadino. Partito Democratico, "Cinisello Balsamo Civica", "La Città Giusta" e Partito Socialista Italiano esprimono una condanna dura e netta rispetto a questa decisione, una macchia indelebile su chi dovrebbe rappresentare tutta la città e concorrere a isolare forze di chiara ispirazione neofascista".

"Casa Pound è infatti una associazione di estrema destra, i cui suoi stessi militanti si definiscono “Fascisti del Terzo Millennio”, che dal 2011 a oggi conta ben 359 militanti e dirigenti finiti al centro di indagine per aggressioni, furti e occupazioni abusive" spiega il comunicato congiunto del centrosinistra.

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