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Martedì, 30 Aprile 2024
La segnalazione / San Donato / Viale Enrico Fermi

Quella "scatolina nera" con cui clonavano le carte di credito dei monzesi dal benzinaio

A sventare il tentativo è stata la polizia di Stato. E' stata sequestrata un’apparecchiatura utilizzata per catturare i dati delle carte di credito a distanza

Una scatolina nera grazie alla quale, a distanza, catturavano i dati delle carte di credito delle vittime e le clonavano pronti a effettuare prelievi e pagamenti. Tutto mentre le persone, ignare di tutto, facevano benzina e inserivano nella colonnina di pagamento sel-service le proprie tessere. Un tentativo di furto e clonazione di bancomat che a Monza è stato sventato e interrotto dalla polizia di Stato.

Come volevano clonare le carte di credito dal benzinaio

A far intervenire gli agenti della questura di Monza presso un distributore di carburante di viale Fermi nel pomeriggio di martedì 4 luglio è stata una segnalazione da parte di un cittadino. L'uomo, seduto ai tavoli del bar di un'attività di ristorazione lì vicino, aveva visto due persone armeggiare in maniera sospetta accanto alla colonnina adibita ai pagamenti con carte e contanti per il rifornimento di carburante self-service.

I due, appena arrivati sul piazzale del benziaio non avevano fatto rifornimento ma avevano iniziato a fare operazioni con lo schermo della colonnina di pagamento e avevano posizionato un tavolino di plastica lì vicino per poi  parcheggiare l'auto in uno stallo e accomodarsi anche loro presso uno dei tavoli esterni del bar a mangiare e a bere senza mai perdere di vista però la colonna di rifornimento. E ogni volta che un cliente, ignaro di tutto, arrivava per fare benzina e si dirigeva alla colonnina dei pagamenti, uno dei due si alzava e andava in macchina mentre l'altro armeggiava con il telefono cellulare.

L'arrivo della polizia

Proprio mentre erano in piena attività "lavorativa", è arrivata la polizia. Gli agenti hanno raggiunto i due uomini segnalati come sospetti: si tratta di due cittadini bulgari di 57 e 56 anni e li hanno sottoposti a un controllo. I due non hanno saputo fornire una valida motivazione sulla loro presenza lì fino a che i poliziotti non hanno trovato il dispositivo elettronico di clonazione fissato con nastro biadesivo al tavolino. Addosso ai due sono state trovate sei carte di credito/debito di diversi istituti bancari, nominative e intestate a terze persone. All’interno dell’autovettura, presa a noleggio, è stato trovato un rotolo di nastro biadesivo corrispondente a quello utilizzato per  fissare lo strumento elettronico al tavolino.

"Lo strumento elettronico rivenuto sotto il tavolino è risultato essere un’apparecchiatura utilizzata per catturare i dati delle carte di credito a distanza,  per poi procedere alla loro clonazione ed effettuare indebiti prelievi di denaro contante o acquisti in danno degli ignari titolari delle stesse" specificano dalla questura di Monza.

Per i due è scattata una denuncia per detenzione di apparecchiature, dispositivi o programmi per la clonazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti e il questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha immediatamente attivato l'Ufficio Immigrazione disponendo nei confronti del 57enne il provvedimento di allontanamento dal Territorio Nazionale entro 10 giorni. Entrambi risultano avere precedenti: il 56enne aveva a proprio carico una segnalazione di Polizia per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, mentre il 57enne aveva precedenti segnalazioni per ricettazione, furto ed uso di atto falso, nonché per accesso abusivo a un sistema informatico o telematico e frode informatica, per i quali aveva già scontato nel 2010 una condanna alla pena della reclusione di 1 anno e 4 mesi.

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