rotate-mobile
Cronaca

Blitz della locale nella palazzina liberty: da villa di lusso a rifugio dei disperati

Ora, al posto dei costruttori della «Bianchina», ci sono i senzatetto e i vecchi uffici si sono trasformati in bivacchi

C’era una volta la villa liberty dell’Autobianchi. Forme sinuose, stile razionalista, per tanti anni è stata la palazzina dei colletti bianchi. E prima ancora ci viveva l’amministratore delegato. Ancora pochi anni fa, era ancora possibile ritrovare gli arredi «Autobianchi style» e perfino il profumo di quei luoghi, abitati dagli ex lavoratori dell’Ugaf Autobianchi. Ora, al posto dei costruttori della «Bianchina», ci sono i senzatetto. Barboni, sbandati, senzatetto con facilità saltano il filo spinato che circonda i ruderi. Ed entrano, trasformando in un bivacco i vecchi uffici.

Lunedì all’alba la polizia locale di Desio ha effettuato un sopralluogo nei locali. Il blitz è scattato alle 5.30. Gli abusivi sono stati sorpresi ancora immersi nel sonno. Sono stati tre gli sfollati. Due erano gli italiani, uno era romeno. Hanno un’età tra i 20 e i 30 anni. Lo straniero ha piccoli precedenti penali. Ma lo stato dei locali nei tre piani della palazzina lascia pensare che gli accampati fossero molto più numerosi. Anchilosati dal sonno, e oppressi dal caldo, nessuno ha tentato di scappare. Sono stati denunciati per occupazione abusiva di luogo pubblico. Spaventose le condizioni di vita: ovunque cibi avariati, escrementi, ma anche quel che resta di una palazzina che era stata lussuosa.

Un vero problema, questa la palazzina liberty. Carica di storia, oggi è una rovina invendibile: il Comune ha tentato di venderlo, ma nessuno vuole staccare un assegno da 700mila euro per poi spenderne almeno il triplo per ristrutturarla.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Blitz della locale nella palazzina liberty: da villa di lusso a rifugio dei disperati

MonzaToday è in caricamento