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Cronaca

La cagnolina Gemma è morta per un petardo, l’appello dell’Enpa

"A chi dice che le campagne di informazione e sensibilizzazione sono inutili, ENPA risponde che hanno dato invece i loro frutti"

Gemma, cagnolina di sei anni, è morta a Villa Raverio la sera del 31 dicembre, colpita da una miccia accesa esplosa in seguito a un botto di Capodanno.

Nonostante i tempestivi soccorsi per la cagnolina purtroppo non c’è stato nulla da fare. In città non era in vigore alcun divieto per le esplosioni di Capodanno nonostante il sindaco Sergio Gianni Cazzaniga avesse promosso attraverso il portale del comune una campagna di sensibilizzazione su invito dell’Enpa, come avvenuto anche nel capoluogo brianzolo.

All’invito ricevuto dall’Ente Nazionale Protezione Animale a emettere per tempo per il prossimo anno provvedimenti o a divulgare campagne e iniziative il primo cittadino di Besana Brianza aveva risposto che da parte del municipio qualcosa era stato fatto e che i botti non erano stati vietati in quanto nessuno avrebbe potuto garantire il rispetto dell’ordinanza.

“Nelle città dove era in vigore il divieto, di botti ce ne sono stati, nonostante tutto, a conferma che senza consapevolezza e senza senso civico la legge serve relativamente a poco” ha reso noto Enpa in risposta a quanto accaduto. “A chi dice che le campagne di informazione e sensibilizzazione sono inutili, ENPA risponde che hanno dato invece i loro frutti sia per quanto riguarda l'abbandono di animali (il numero di casi si è drasticamente ridotto negli ultimi anni) sia per quanto riguarda la sterilizzazione dei propri quattrozampe, sia per contenere le nascite sia per motivi di salute” - aggiunge l’Ente Protezione Animali in una nota - “E anche per quanto riguarda il benessere degli animali, i cittadini sono sempre più sensibili e solerti nel segnalare situazioni di malcustodia e maltrattamento.

“Solo a Besana negli ultimi due anni, grazie all'attenzione dei cittadini besanesi, l'associazione ha potuto salvare un anziano pastore tedesco paralizzato lasciato al suo destino nel fango in un orto; un cane tenuto sempre legato chiuso e con il collare elettrico in un recinto; una cagnetta con i suoi quattro cuccioli riparati dalle intemperie da una fatiscente tettoia in un orto; e si è intervenuti in un caso di maltrattamento di gatti liberi in una colonia felina”.

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