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Cronaca Arcore

Ventidue cani "prigionieri" in casa, Enpa e polizia locale intervengono ad Arcore

La scoperta dopo una segnalazione

Ventidue cani tenuti “prigionieri” in casa in condizioni iginico-sanitarie precarie. Questo quanto è stato scoperto ad Arcore nelle scorse settimane dal Nucleo Antimaltrattamento dell'ENPA di Monza e Brianza.

I controlli

Il personale era intervenuto in una abitazione del comune in seguito alla segnalazione di alcuni privati cittadini che avevano notato un cane con evidenti difficoltà deambulatorie nel giardino della casa e avevano segnalato la presenza di altri due/tre cani detenuti perennemente dentro l'abitazione. In merito a questa segnalazione l'Enpa non ha registrato alcuna criticità ma la sorpresa si è presentata agli occhi dei volontari all'interno dell'abitazione.

22 cani prigionieri in casa

Qui vivevano, in uno stato di abbandono e degrado generale, non solo il proprietario e sua madre ma anche 22 cani (tra cui una mamma con cuccioli lattanti) che venivano detenuti esclusivamente in casa, con ovvie conseguenze igieniche e ambientali, liberi di accoppiarsi tra di loro. Nessuno di loro era mai stato visitato da un veterinario e tutti i cani presenti, seppur non "maltrattati" nel senso letterale del termine, erano comunque in condizione di malgoverno, costretti a subire, per l'ambiente in cui vivevano, gravi deprivazioni psico-fisiche e sociali.

Il sequestro

Una volta informati circa la corretta gestione degli animali, i proprietari, presa coscienza della situazione, si sono resi disponibili a collaborare per risolvere la problematica. Gli operatori del Nucleo Antimaltrattamento ENPA hanno quindi effettuato un sopralluogo congiunto con Polizia Locale e i Tecnici e Veterinari ATS (che come sempre ringraziamo per la professionalità dimostrata anche in questo caso).

Gli animali sono stati sequestrati e portati al canile convenzionato con il comune di Arcore. Sono stati lasciati alle cure dei proprietari esclusivamente due cani, sterilizzati da ENPA Monza al fine di evitare nuove nascite.

Quello avvenuto in Brianza che ha richiesto l'intervento dell'Enpa è stato un caso di "animal hoarding", un disturbo mentale conosciuto anche come disposofobia che porta chi ne soffre ad accumulare, letteralmente, animali, il più delle volte in ambienti dove disordine e degrado la fanno da padrone, cui si aggiunge l'incapacità di garantire cure adeguate sotto il profilo igienico-sociale-ambientale

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