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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Macherio / Via Roma

Sparatoria in centro a Macherio, carabiniere colpì al fuggitivo: il ferito chiede i danni

Il carabiniere è a processo per tentato omicidio

È iniziato al tribunale di Monza il processo per tentato omicidio per il carabiniere che il 1° settembre 2017 in via Roma a Brugherio sparò e ferì gravemente E.B., 47enne che stava fuggendo dai carabinieri. L'imputato, un appuntato dell'Arma di 34 anni in servizio alla stazione di Biassono, si è proclamato innocente, mentre il ferito si è costituito parte civile. 

Colpi di pistola a Macherio: ferito un uomo

L'inseguimento e la sparatoria

Tutto era cominciato intorno alle 10 di venerdì 1 settembre 2017 quando il 47enne, destinatario di un provvedimento di Aso (Accertamento Sanitario Obbligatorio), alla vista dei carabinieri della stazione di Biassono, si era dato alla fuga appena fuori da casa. Immediatamente era scattato l'inseguimento e, mentre i militari dell'Arma cercavano di raggiungere il fuggitivo, una seconda pattuglia era intervenuta in centro Macherio per sbarrare la strada all'uomo che era solo a bordo della vettura.

Quando i carabinieri avevano visto l'auto sopraggiungere a forte velocità nel tratto, nel tentativo di bloccarne la corsa ed evitare che potesse travolgere cittadini di passaggio, avevano cercato di bloccarla. Uno dei militari, un appuntato 35enne, aveva provato a bloccare la marcia del mezzo, trattenendolo dalla portiera ma si era provocato contusioni e una lussazione al ginocchio con una prognosi di venti giorni. 

Video; l'inseguimento e gli spari

Il secondo militare avrebbe invece aperto il fuoco per arrestare la corsa della macchina che procedeva a velocità elevata verso il centro, affollato di pedoni. Un proiettile aveva raggiunto i pneumatici del mezzo ma un secondo bossolo aveva colpito il 47enne tra il collo e la spalla. Miracolosamente il proiettile era fuoriuscito dalla parte opposta del corpo, senza ledere organi vitali. L'uomo era stato  ricoverato in prognosi riservata al San Gerardo, ma mai in pericolo di morte.

Il processo e l'accusa di tentato omicidio

Secondo il sostituto procuratore titolare delle indagini, Rosario Ferracane, il proiettile avrebbe potuto uccidere E.B. Per questo motivo, dopo accertamenti sul ferito e una perizia balistica per ricostruire l'esatta traiettoria del proiettile, ha deciso di andare a processo con l'accusa di tentato omicidio. E.B., invece, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Il processo è stato aggiornato al 31 gennaio 2019 quando ci saranno in aula anche i testimoni. 
 

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