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Cronaca Biassono

“Hanno bruciato la mia casa in montagna: sono stati i brianzoli”

La rabbia e la denuncia di Massimo Silva, residente a Biassono, che ha visto la casa eredita da suo nonno letteralmente distrutta dalle fiamme. Lo sfogo al Cittadino: "Sono stati i brianzoli, non gente di Cercino"

Lui, mentre racconta la sua storia su Facebook, la chiama ancora “reggia dei mille ricordi”. Per lui, quella non era soltanto una casa, ma un vero e proprio libro dei ricordi. E’ un uomo distrutto dalla rabbia e dal dolore, Luca Massimo Silva, il brianzolo di Biassono che ha visto il suo chalet di Cercino, in provincia di Sondrio, scomparire in un violentissimo incendio nella notte del tre luglio. 

“I Silva di San Giorgio - scrive Massimo in un post pubblicato sulla pagina Facebook di “Sei di Biassono se…” - hanno ricevuto un vile attacco. Tre Luglio, ore 1 di notte, Cercinesi urlano e scappano dalle case poiché l'incendio appiccato alla nostra - casa - ha bruciato due appartamenti di fronte a cinque metri. Notte da incubo”. 

Il rogo ha letteralmente cancellato lo chalet che Massimo aveva ricevuto come eredità da suo nonno e ha danneggiato altre due case nella stessa strada. Sull’origine delle fiamme, però, il brianzolo non ha dubbi. 

E in un’intervista al Cittadino non nasconde le sue idee. “Sono certo che si tratta di un incendio doloso – ha accusato –. Ho già fatto denuncia sia ai carabinieri del posto che a quelli della stazione di Biassono. Non posso dire di più, ma so per certo che non si tratta di gente di Cercino dove io e i miei familiari siamo molto amati e stimati. Si tratta certamente - ha concluso - di gente che viene dalla Brianza”.

Casa distrutta dalle fiamme: “L’hanno incendiata”

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