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Cronaca Varedo

Il depuratore di Varedo chiude, reflui deviati a Pero: dalle sue ceneri sorgerà un parco

L'apertura del collettore realizzato dal gruppo CAP che permette alle acque di arrivare all'impianto di Pero è stato inaugurato lunedì mattina. L'assessore regionale Sala: "Giornata storica per la Brianza"

"La chiusura del depuratore di Varedo è una giornata storica per la Brianza e la Lombardia".

Con queste parole, l'assessore regionale Fabrizio Sala, ex assessore all'Ambiente della Provincia di Monza e Brianza, ha commentato lunedì la chiusura del depuratore di Varedo.

La dismissione definitiva dell'attività dell'impianto che raccoglieva le acque nere degli otto comuni della Valle del Seveso è avvenuta nella tarda mattinata alla presenza del presidente del gruppo CAP, Alessandro Russo, dell'ad di Brianzacque Enrico Boerci, del numero uno della Provincia di Monza e della Brianza, Gigi Ponti e dei primi cittadini dei comuni brianzoli di Varedo, Diego Marzorati, Bovisio Masciago, Giuliano Soldà, Barlassina, Piermario Galli, Seveso, Paolo Butti, Lentate sul Seveso, Rossella Rivolta, Meda, Giovanni Giuseppe Caimi e Cabiate, Maria Pia Tagliabue.

Con l'apertura delle paratie della dorsale di collettori che il gruppo CAP ha realizzato, con un progetto da 8 milioni di euro, si è definitivamente chiusa l'attività dell'impianto: ora da Varedo, grazie al sistema messo a punto dall'azienda, le acque reflue raggiungono a Bollate e Senago le aste della fognatura che si dirigono a Pero. 

Il Gruppo CAP con un maxi-intervento da 8 milioni di euro ha fatto in modo che gli scarichi civili e industriali dell’are nord del Seveso confluissero nell'impianto di Pero, con un grande vantaggio ambientale per il territorio e i comuni interessati.

Dopo mesi di lavoro ininterrotto la rete di collettori che consente il trasferimento dei reflui dalla Brianza nel comune milanese è stata ultimata con anticipo: l'intervento ha evitato a circa 150mila gli abitanti il pagamento di sanzioni europee a causa dell’infrazione comunitaria sulla depurazione. Il depuratore di Varedo infatti risale agli anni '60 e avrebbe dovuto essere ammodernato per rispettare determinate normative in materia ma non era possibile adeguare l'impianto alle nuove norme sui limiti allo scarico, sempre più restrittive.

“Oggi siamo in grado di deviare definitivamente le acque reflue da Varedo a Pero – conferma il presidente del Gruppo CAP, Alessandro Russo -, così da dismettere definitivamente il depuratore. Dopo le operazioni di pulizia e messa in sicurezza, nei prossimi giorni si procederà alla demolizione del vecchio impianto e, dopo i carotaggi che verificheranno l’assenza di inquinamento, partirà la riqualificazione dell’area: 60mila metri quadri che diventeranno parco fluviale, riconvertito, attrezzato e fruibile per i cittadini, grazie anche al finanziamento della Regione Lombardia. La riqualificazione procederà per step successivi, e arriverà nel 2017 a offrire ai cittadini un’ampia zona verde dove prima c’era un impianto vecchio e inadeguato”.

Soddisfazione anche da parte dell'assessore regionale Fabrizio Sala: "Questo risultato" -ha commentato ancora l'assessore Sala- "frutto di un buon lavoro svolto personalmente in passato da assessore all'Ambiente della Provincia di Monza e Brianza, insieme all'Amministrazione comunale di Varedo e al sindaco Marzorati, mi sta particolarmente a cuore ed è una dimostrazione di come, quando la politica lavora per il bene dei cittadini, le Istituzioni possono collaborare per migliorarne la qualità della vita. E, per arrivare a questo risultato, coi cittadini di Varedo noi abbiamo dialogato a lungo". 

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