rotate-mobile
Cronaca Lissone

Padre e figlio nei guai a Lissone: droga e armi da guerra in casa

La droga trovata nella camera del ragazzo, arrestato: il genitore è stato invece denunciato per possesso di armi

I carabinieri sono arrivati a casa sua, a Lissone, alle quattro di pomeriggio di lunedì 8 agosto, certi di trovare droga. E infatti l'hanno trovata: nella sua stanza, un giovane italiano di 26 anni aveva venti grammi di marijuana, venti di hashish e un bilancino di precisione. Merito di alcune segnalazioni provenienti dal territorio: del resto, il ragazzo aveva già precedenti specifici.

Grande sorpresa, però, nel perquisire il resto dell'appartamento. In soggiorno, dietro ad un divano-letto, c'era una coperta di lana bianca, ripiegata a cilindro. I carabinieri l'hanno aperta e hanno scoperto che, all'interno, erano nascoste diverse armi da guerra: due mitragliatrici Beretta, due fucili di fabbricazione italiana, un moschetto Carcano 91/38, un fucile K98 Mauser e diversi proiettili.

Le armi, piuttosto vecchie, non sono utilizzabili, paiono più che altro "cimeli da collezionista" anche se è strano il loro nascondiglio. Il 26enne ha affermato che il loro proprietario è il padre, un 52enne con piccoli precedenti e sprovvisto di porto d'armi. I carabinieri lo hanno denunciato per detenzione abusiva di armi da guerra. Il 26enne, invece, è finito in carcere per spaccio di droga. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Padre e figlio nei guai a Lissone: droga e armi da guerra in casa

MonzaToday è in caricamento