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Cronaca

Sballo tra giovanissimi e droga venduta attraverso whatsapp: l'operazione della Polizia di Stato

Comunicavano attraverso whatsapp e Facebook a suon di emoticon i giovanissimi dello "sballo 2.0", finiti in manette, grazie a una brillante operazione del commissariato di Monza

E' iniziato tutto da una notte di musica, alcol e droga, quando il divertimento avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.

E' stato proprio dopo il ricovero di una giovanissima studentessa di Triuggio, minorenne, a gennaio 2014, finita in ospedale dopo aver fatto uso di droghe sintetiche, alcol e marijuana in una discoteca milanese, che sono partite le indagini degli investigatori del commissariato di Monza.

Gli inquirenti hanno portato alla luce una rete di spaccio tra insospettabili studenti della Brianza bene che usavano i social network e il linguaggio digitale di faccine e emoticon per "ordinare" e consegnare la droga.

"Sballo 2.0", questo il nome che la squadra Investigativa, ha dato all'operazione che si è conclusa martedì 17 marzo e ha portato all'arresto di tredici persone, otto con custodia cautelare in carcere e cinque con obbligo di dimora. Sessantanove invece le persone indagate in totale e tantissime le perquisizioni effettuate durante i sei mesi dell'indagine. Il quadro portato alla luce dalla polizia di Stato è allarmante: si tratta di giovanissimi studenti che frequentano istituti superiori in Brianza e che provengono da famiglie senza difficoltà economiche o problemi particolari. 

"Sballo 2.0", l'operazione che ha smantellato un giro di droga tra giovanissimi in Brianza

Gli uomini del commissariato di Monza, con l'aiuto di altre squadre di polizia del nord Italia, hanno ricostruito la piramide dello spaccio, partendo dai consumatori finali, i ragazzi che cercavano lo sballo in discoteca, passando per i pusher al dettaglio e arrivando ai fornitori. 

Lo scambio tra i piccoli consumatori avveniva direttamente a scuola o ancora in discoteca mentre la contrattazione e le trattative sfruttavano la moderna tecnologia digitale e, attraverso whatsapp o Facebook chiedevano, con l'icona corrispondente, "un quadrifoglio" che rappresentava ad esempio una dose di marijuana o ancora, digitando qualche boccale di birra, non intendevano un invito a bere qualcosa fuori ma un ordine di Ketamina liquida e con “10 libri di scienze" indicavano "10 grammi di marijuana”.

L'operazione, eseguita in contemporanea in 25 comuni e sei province ha previsto l'impiego di 200 uomini della Polizia di Stato e 100 pattuglie, grazie anche alla collaborazione degli uffici della Questura di Milano, del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e di altre squadre della Polizia di Stato del nord Italia.

In totale sono stati sequestrati 104 grammi di ketamina, 25 g di MDMA, 55 francobolli imbevuti di LSD, 15,3 g di cocaina, 184,1 g di hashish, 723 g di marijuana, due serre clandestine, un tubo di patatine con doppiofondo per occultare lo stupefacente e 10mila euro in contanti. 

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